Quindici luglio e 30 novembre. Chi intende accedere all’Ape sociale, ossia l’“anticipo” sulla pensione, da restituire in 20 anni con rate variabili, dovrà segnarsi queste date, poiché sono i termini entro cui presentare la domanda di accesso alla prestazione per il 2017. Si tratta di due misure sono sperimentali e restano in vigore nella versione attuale per due anni.
Ma ovviamente non basta. Potranno richiedere a pensione di vecchiaia tre anni prima dell’età prevista (66 anni e 7 mesi) tutti i dipendenti, pubblici e privati, nati tra il 1951 e il 1955. Chi ha i suddetti requisiti, potrà quindi accedere all’Ape social o pensione sociale, un vero e proprio “ponte” prima dell’assegno pensionistico e il cui importo sarà ovviamente regolata in base alla pensione attesa.
Altri potenziali beneficiari del reddito ponte che non potrà comunque ma superare i 1.500 euro mensili, sono le persone senza impiego a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro; chi assiste da almeno sei mesi coniuge o parente di primo grado con handicap grave (legge 104/1992); chi ha una invalidità civile di almeno il 74 per cento. In questi tre casi è necessario avere anche un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. Possono chiedere l’Ape sociale anche le persone, con almeno 36 anni di contributi, che svolgono al momento della domanda di anticipo un’attività considerata pesante (sono undici tipologie elencate nel Dpcm) da almeno sei anni.
La scadenza del 15 luglio è valida ovviamente per coloro abbiano maturato entro l’anno tutti i requisiti richiesti che l’Inps è chiamata a verificare.
Trecento domande già depositate. Già tre giorni fa, risultavano già presentate oltre 300 domande. In particolare: 179 domande di Ape sociale e 137 domande di accesso al pensionamento anticipato per precoci.
Ma anche chi non potrà accedere o sceglierà di non usufruire dell’Ape sociale, potrà comunque ricevere delle sorprese nell’assegno pensionistico. L’Inps ha infatti recentemente confermato che con la rata di luglio arriverà anche la quattordicesima per i pensionati di tutte le gestioni, sempre che il requisito anagrafico si perfezioni nel primo semestre. Sarà erogata invece a dicembre per chi raggiunge i 64 anni nel secondo semestre 2017.Quest’anno percepiranno la quattordicesima circa 1,4 milioni di pensionati in più che beneficeranno delle nuove norme introdotte con la legge di bilancio 2017.
La ‘nuova’ quattordicesima è corrisposta ai pensionati con almeno 64 anni e con un reddito complessivo individuale fino a un massimo di 2 volte il trattamento minimo annuo, come previsto dalla Legge di Bilancio.
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