Non la spaventa la gente che dice di essere disposta a votare un nuovo Mussolini?
No, la capisco. Mi spaventa se mi metto nei panni di Letta, Monti, Gentiloni e Boldrini che non facendo nulla incentivano queste reazioni. Non uomini forti ma idee forti è quello che io mi sento di sottoscrivere”.
Così Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, ospite ieri sera di Gerardo Greco ad “Agorà-Duemiladiciassette” in prima serata su RaiTre.
Lo ha detto anche Beppe Grillo, a proposito di politica internazionale. Grillo ha parlato di “Uomo Forte”, modello su cui oggi concordano un po’ tutti. Soprattutto i più giovani, i più disincantati, all’ombra di una politica e di partiti che del loro futuro se ne fregano (di ieri, 31 gennaio, i dati Istat, riferiti a dicembre 2016, che registrano la disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni oltre il 40%).
Se osserviamo gli elettorati di partito, solo fra i votanti di Sel e degli altri soggetti di Sinistra l’adesione a questa prospettiva non è maggioritaria. Anche se di poco. Il consenso appare invece larghissimo, pressoché totale, in Forza Italia. Anche fra gli elettori di Lega e FdI, dove è molto vicino al 90%. Mentre nei due principali “avversari” politici, di questa fase, Pd e M5s, l’idea dell’Uomo Forte coinvolge oltre i tre quarti della base.
Salvini, l’uomo che dichiara la sua comprensione verso gli italiani che sarebbero pronti a mettere la croce alle elezioni, se non sul simbolo di un rinnovato Partito Fascista, quanto meno sul nome di un uomo forte come il Duce, sta lavorando per cercare convergenze con i partiti del centrodestra in vista delle prossime elezioni, come emerso dalla manifestazione di sabato scorso a Roma insieme a Giorgia Meloni ed alcuni esponenti di Forza Italia.
Mentre le sue dichiarazioni faranno discutere ancora, dalle colonne de ilGiornale, il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, lancia alcune bordate al successore: “Ormai da settimane Salvini fa lo stesso gioco di Renzi – dice – Andare al voto senza una legge elettorale che ci consenta di allearci assicurandoci un peso specifico è un suicidio che porterà la Lega all’irrilevanza. Si è messo in testa di fare il premier e, pur di arrivare al suo obiettivo è disposto a tutto, persino a sacrificare la Lega”.
Tra le reazioni alla frase choc di Salvini, quella del vicepresidente dei senatori di Area popolare Ncd-Centristi per l’Italia, Bruno Mancuso: “Salvini dice di capire la gente disposta a votare un nuovo Mussolini. Chissà se anche Forza Italia e Silvio Berlusconi sono così comprensivi”. E aggiunge: “Sarei curioso di sapere che cosa ne pensano i vertici del Ppe, di cui Forza Italia fa parte, e che certamente non hanno alcuna intenzione di stringere alleanze con nostalgici e apologeti del Ventennio”.
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