Oltre ogni aspettativa e sondaggio, il Pd vola al 40,81% doppiando il MoVimento di Beppe Grillo che scende sotto il 22% (21,86%). Una forbice tra i due partiti inimmaginabile soprattutto dopo una campagna di promesse, bugie e veleni dove le aspettative di vittoria create dal comico genovese erano davvero alte: ‘# vinciamo noi’ l’hashtag del M5S nella campagna per le Europee, sarcasticamente rinominato ‘ # vinciamo poi’, dai sostenitori del Pd nelle varie discussioni che si sono animate sulla rete. Forza Italia, invece, non raggiunge la soglia del 20% e si ferma al 16,82% mentre l’Ncd di Angelino Alfano supera la soglia del 4%, anche se di poco (4,38%). Dato interessante è che nonostante l’avanzata dei movimenti euroscettici (M5S, Fdi e Lega), la maggior parte degli elettori in Italia hanno sostenuto partiti a favore dell’Ue, seppur con impostazioni di politica economica contrapposte. In virtù di questi responsi, il Pd avrà 31 seggi nel Parlamento europeo cui va aggiunto il seggio di Svp, entrambi ad ingrossare le fila dei Socialisti europei. 17 i seggi appannaggio del M5S che ha già declinato l’offerta di un’alleanza da parte di Marine Le Pen. 13 i seggi ottenuti da Forza Italia, 5 dalla Lega e 3 a testa per L’altra Europa con Tsipras e per l’Ncd.
Matteo Renzi
Il premier Matteo Renzi commosso, questa notte ha così commentato su Twitter il successo del suo partito:
Un risultato storico. Commosso e determinato adesso al lavoro per un’Italia che cambi l’Europa. Grazie
Nella tarda mattinata il presidente del Consiglio ha tenuto una conferenza stampa in cui ha dichiarato: “Nel derby fra rabbia e speranza ha vinto la speranza. Questo è il momento dell’Italia, che deve guidare il semestre e il percorso di cambiamento dell’Europa partendo dall’assunto che dobbiamo prima di tutto cambiare noi stessi“, così ha esordito Matteo Renzi, chiamato a commentare gli esiti della consultazione. “Ringrazio tutti gli italiani e italiane che hanno dimostrato con una partecipazione significativa che questo paese è migliore di come lo si rappresenti“, ha proseguito il premier sottolineando che il voto di ieri non è stato un “un referendum su di me o sul governo. Non lo considero un voto su di me, é un voto che esprime una speranza straordinaria“. La rottamazione? “Altro che finita, può iniziare“. E il governo “dura fino al 2018“, del resto gli italiani, ne è convinto Renzi, “vogliono vedere i risultati, non votare“. E preannuncia una brusca accelerazione all’azione di governo affermando: ” Ora nessuno ha più alibi per non fare le riforme”. C’è chi dice ‘dai festeggiamo, facciamo una piazzata con due bandiere’ ma a parte che le piazzate con le bandiere le faranno in tante città italiane se il trend è confermato. Ma il punto centrale è che noi non abbiamo esigenza di far festa ma avvertiamo lo straordinario compito di fare le riforme“.
A tal proposito, il presidente del Consiglio ha voluto riservare anche un riferimento specifico alla riforma del lavoro che “va accelerata con l’approvazione del ddl delega perché su questo punto ci giochiamo larga parte della nostra credibilità internazionale“. “Il dl Poletti ha salvato posti di lavoro”, ha aggiunto Renzi. Il premier ha voluto ringraziare poi gli alleati dell’Ncd: “Vogliamo ringraziare per il risultato importante gli alleati di governo non tanto ai fini dell’azione di governo ma per aver contribuito a dare un messaggio di speranza“.
Al silenzio piuttosto imbarazzato dietro cui si sono trincerati gli stati generali del M5S ( “Aspettiamo i risultati definitivi prima di commentare”, il refrain più gettonato nella nottata), è seguito quello ancor più assordante di Grillo che, al momento, si è limitato a mimare il gesto di chi si pugnala il cuore e a ringraziare, dal suo blog, chi ha votato M5S dedicando loro la celebre poesia “If” di Rudyard Kipling ( “Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te la perdono, e te ne fanno colpa. Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano, tenendo pero’ considerazione anche del loro dubbio.” – le prime strofe – “Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina. E trattare allo stesso modo questi due impostori.” – l’altro passaggio molto suggestivo- “Tua sara’ la Terra e tutto ciò che è in essa, e , quel che più conta , sarai un Uomo, figlio mio!“)
Le borse
La Borsa di Tokyo termina gli scambi a +0,97%, sui massimi dell’ultimo mese, in scia al leggero calo dello yen su dollaro e alla tenuta sull’euro, malgrado le elezioni europee abbiano mostrato, tra l’altro, l’avanzata delle forze euroscettiche e antieuro in Gran Bretagna e Francia. L’indice Nikkei chiude ai massimi intraday con un guadagno di 140,35 punti, a quota 14.602,52, all’indomani anche del voto delle presidenziali in Ucraina che hanno visto prevalere il tycoon filoccidentale Petro Poroshenko.
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