Da oggi online sul sito dell’archivio storico della Camera i 695 fascicoli dell’Armadio della Vergogna, relativi ai crimini di guerra dei nazifascisti perpetrati in Italia.
“Armadio della vergogna”: l’espressione fu coniata per la prima volta dal giornalista Franco Giustolisi, ma fu il procuratore militare Antonino Intelisano che nel 1994, mentre si stava occupando del caso dell’ex SS Erick Priebke, ritrovò presso la cancelleria della Corte militare di Appello di Palazzo Cesi-Gaddi, faldoni e faldoni di “denunce archiviate provvisoriamente e poi occultate” in un armadio chiuso con una catena e girato con le ante verso il muro.
Lo scandalo fu enorme e al desiderio di chiarezza dell’opinione pubblica, lo Stato rispose istituendo un’apposita commissione, che lavorò su circa 80mila documenti dal 2003 al 2006. Alla fine, essa riuscì solo a tracciare i dettagli del ritrovamento dei fascicoli ma non ad arrivare a una pista condivisa che spiegasse il loro occultamento.
Dei 2205 fascicoli totali, 695, cioè la parte consultabile da oggi online, furono archiviati in “forma provvisoria” nel 1960; 260 vennero inviati ai tribunali ordinari subito dopo la guerra ed infine 1250 finirono nelle varie procure militari.
I tre percorsi d’indagine ipotizzati dalla commissione furono la “pista Jugoslava”, che tracciava una correlazione tra l’occultamento dei crimini nazifascisti in Italia e quelli perpetrati dagli italiani in altre parti del mondo; la cosiddetta “pista atlantica”, che legava a doppio filo Italia e Repubblica Democratica Tedesca all’interno delle fragile rete di equilibri della Guerra fredda; infine la più interessante, la “pista dei servizi segreti”, che contemplava la presenza di ex fascisti e nazisti tedeschi all’interno dell’intelligence occidentale.
Se decidiamo di cliccare sul link “Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti”, sul sito della Camera, vedremo i documenti divisi in cinque sezioni: Tribunale Ordinario di Roma, Consiglio della Magistratura Militare, SISMI (Servizio per le informazioni e la Sicurezza Militare), Ministero della Difesa e Ministero degli Affari Esteri.
Ed è proprio in quest’ultima sezione relativa agli Affari Esteri che troviamo forse i fascicoli più corposi e i documenti più scottanti. Vi sono quelli relativi al Massacro di Cefalonia della divisioni Acqui, all’ex capo delle SS di Milano Theodore Saewecke (busta 15), al processo all’ex funzionario della Gestapo Huck imputato dell’impiccagione di 80 italiani nel marzo del 1944 (busta 267).
Ma troviamo anche i fascicoli a carico del maggiore Haren, Lanz Hurbert, Mayr Ernst per la fucilazione degli italiani Pierluigi Chiaromonte e Mario Pezzoli (busta 21), le carte relative all’avv. J. Tochtrop e alla fucilazione di civili italiani a Geressio (in provincia di Cuneo) nel 1944 (busta 20).
Oltre ovviamente alla busta 176, contenente i fascicoli sull’Eccidio delle Fosse Ardeatine, la Strage di Lero e quella di circa 2000 ufficiali italiani nel bosco di Borek, in Polonia; ed infine numerosi fascicoli aperti su Herbert Kappler, capo della Gestapo a Roma, e sul magg. SS Walter Reder, condannato per gli eccidi di Marzabotto e di Vinca (busta 306).
Si tratta di un “nuovo e importante capitolo nel percorso di trasparenza avviato a Montecitorio di cui sono contenta – ha commentato su Facebook il presidente Boldrini – perché un Paese veramente democratico non deve avere paura del proprio passato”.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy