Il Consiglio di Sicurezza ha deciso: il prossimo Segretario generale dell’ONU sarà Antonio Guterres. Già Alto Commissario per i Rifugiati, il diplomatico e politico portoghese subentrerà al sudcoreano Ban Ki-moon il prossimo 1° gennaio.
Guterres non è stato ancora investito formalmente – accadrà oggi – ma l’esito della consultazione è prevedibile fin dai primi scrutini informali. Il suo nome ha raccolto tredici pareri a favore, sui quindici componenti del Consiglio, e due schede bianche.
“Abbiamo un favorito che è emerso chiaramente, e il suo nome è Antonio Guterres”, ha dichiarato l’ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Vitaly Churkin. Il rappresentante di Mosca ha annunciato che sulla nomina formale il Consiglio voterà oggi, quando in Italia saranno le 16, “e speriamo sia per acclamazione”. Poi toccherà all’Assemblea Generale, dove sono rappresentati tutti gli Stati membri dell’ONU, ratificare la nomina.
In conferenza stampa insieme a Churkin ha parlato l’ambasciatore USA Samantha Power, che ha confermato il vasto consenso intorno al nome di Guterres. “Oggi ci siamo riuniti intorno a chi è considerato il più qualificato, il più esperto, e la persona migliore per diventare il prossimo segretario generale”. E ancora: “Nonostante tutte le divisioni del Consiglio di sicurezza, abbiamo mostrato di essere uniti nel comprendere la gravità delle minacce attuali”.
Il diretto interessato ha commentato con un tweet nel quale si è detto “onorato e felice” per la scelta dell’ONU. Stesso canale di comunicazione scelto dal ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni: “Gran bella scelta, Guterres farà più forti le Nazioni Unite”.
67 anni, nato a Lisbona, Antonio Guterres è stato Primo Ministro del Portogallo dal 1995 al 2002. Si dimise a metà del secondo mandato – era stato riconfermato nel 1999 – dopo una sconfitta nelle elezioni amministrative. La sua carriera politica nel partito socialista portoghese era iniziata nel 1974, dopo che l’incruenta Rivoluzione dei garofani aveva deposto la dittatura, poco dopo essersi laureato in ingegneria elettronica.
Nel 2005, come già accennato, l’Assemblea Generale ONU lo nominò Alto Commissario per i Rifugiati. Ha occupato la posizione per dieci anni, per poi lasciarla all’italiano Filippo Grandi.
La nomina di Guterres rompe una tradizione non scritta secondo cui l’ONU assegna la carica di Segretario Generale a rotazione fra i gruppi regionali: dopo l’africano Kofi Annan e l’estremo orientale Ban, in teoria sarebbe toccato a un rappresentante dell’Europa orientale. Magari a una donna, come la vicepresidente della Commissione UE Kristalina Georgieva o il Direttore generale dell’UNESCO Irina Bokova, entrambe di nazionalità bulgara. Prima del passaggio in Consiglio di Sicurezza, a favore di una candidatura femminile si erano espressi in molti, tra cui la Russia e il Segretario generale uscente Ban. Ma le candidature proposte non hanno convinto tutti i rappresentanti, e i Quindici hanno preferito premiare l’esperienza di Guterres in tema di migrazioni, che in questo momento sono la questione più difficile e urgente sul tavolo dell’ONU.
Diversi commentatori hanno notato il tono disteso con cui i rappresentanti di USA e Russia si sono presentati in conferenza stampa: è un segnale che permette di sperare in una ricomposizione della frattura tra Mosca e Washington, aperta sulla guerra civile in Siria. C’è anche la possibilità che la Russia abbia accettato un compromesso sulla nomina, non appoggiando più le candidate dell’Europa orientale in cambio di altre cariche di rilievo all’interno dell’ONU. In particolare circola il nome del dipartimento Affari politici, ora guidato dall’americano Jeffrey Feltman.
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