Ha il sapore del grande evento il ritorno in Italia del trio capitanato dall’eclettico bassista californiano Les Claypool, spesso osannato dalla critica e considerato da molti come uno tra i più straordinari (alla lettera) di sempre, ma noto anche per le sue molte collaborazioni, tra le quali voglio ricordare almeno quella con il grande Tom Waits (album della seconda stagione waitsiana come “Bone Machine”, “Mule Variations”, “Real Gone” sono impreziositi dal suo personalissimo tocco) e quella con il chitarrista Buckethead.
L’occasione è offerta dalla prossima pubblicazione del loro ultimo lavoro, “Green Naugahyde”, la cui uscita è prevista per settembre. “Mai così” perché per la prima volta il gruppo, impostosi nei primi anni ’90 per la sua originalissima formula crossover e divenuto ben presto vera e propria band di culto della scena indipendente d’oltreoceano, si ripresenterà nel nostro paese, dopo una lunga assenza, con una novità assoluta: il ritorno dietro i tamburi (al posto del fenomenale Tim Alexander) di Jay Lane, che insieme al nostro è stato uno dei fondatori del progetto originario Primus, al tempo –e parliamo della seconda metà degli anni ’80- noti come Primate. Sarebbe imperdonabile non menzionare in questa sede il chitarrista Larry LaLonde (allievo di Joe Satriani), la cui intesa con Claypool riesce realmente ad offrire allo spettatore, oltre a potenza e impatto devastanti, un’intensità emotiva ancor oggi sorprendente. Tra virtuosismi e assoli lancinanti, un live-set assolutamente da non perdere per chi non ha ancora avuto il privilegio di assistervi e da rivedere e risentire per chi questa possibilità l’ha già sfruttata in occasione delle precedenti scorribande del gruppo lungo la nostra penisola.
Discografia consigliata:
“Frizzle Fry”, “Sailing the Seas of Cheese”, “Pork Soda”
Le date:
26 giugno: Pavia, Castello Sforzesco
27 giugno: Roma, Atlantico
Riccardo Ruggenini