Nessun ritardo per un processo che rischia la prescrizione. Fra Edoardo D’Avossa, presidente del collegio davanti al quale si sta celebrando il processo, e gli avvocati del premier Ghedini e Longo c’è stato un accesso botta e risposta sul rischio di prescrizione che incombe sul procedimento. Il casus belli è una rogatoria a Montecarlo fissata dal tribunale per il 5 ottobre prossimo.
Ghedini ha sostenuto che quel giorno né i difensori né il premier potrebbero essere presenti. “Questo è un processo a rischio prescrizione – ha risposto irato D’Avossa – la data per l’incontro a Montecarlo non si può quindi in alcun modo rinviare. Abbiamo penato tanti anni per avere questa rogatoria, non ci possiamo bloccare ora” Il premier avrebbe dovuto presentarsi al tribunale di Milano in tarda mattinata, come aveva detto Ghedini entrando in aula, ma ora gli avvocati della difesa hanno dichiarato che non si presentetà a causa di un impegno. I giudici si sono riuniti in camera di consiglio per decidere la lista dei testimoni che dovrebbero essere sentiti nelle prossime udienze. L’obiettivo è stralciare alcuni nomi dalla lista per permettere al processo di procedere pià velocemente. Il processo è ripreso con l’arrivo in aula di Achille Frattini, presidente del collegio sindacale Mediaset fino al 2007, che verrà sentito come testimone
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