Ancora numerosi nella notte gli interventi dei vigili del fuoco, che hanno spento 22 roghi di rifiuti appiccati tra Napoli e provincia, ed altri 5 nelle prime ore del mattino. In nottata un blocco stradale è stato effettuato nell’ area flegrea tra il Lago Patria e Varcaturo, nel territorio del Comune di Giugliano. L’Ue, nel frattempo, avverte l’Italia: in arrivo altre multe.
Gruppi di manifestanti hanno trascinato sacchetti di rifiuti al centro della carreggiata, fermando la circolazione. Per circa un’ ora e mezza. Alcuni autobus di linea sono stati costretti a fare scendere i passeggeri. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Il litorale flegreo é tra i più penalizzati dall’ emergenza rifiuti. Grossi cumuli di rifiuti giacciono nella zona compresa tra via Signorelli e via Madonna del Pantano, nei pressi del nuovo Comando Nato “JFC Naples” in costruzione. L’Ue, nel frattempo, come detto, avverte l’Italia sull’emergenza: l’assenza di miglioramenti, spiega il commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik, non lascerà altra scelta che proseguire con la procedura d’infrazione e conseguenti sanzioni pecuniarie. Non è la prima volta che Bruxelles minaccia multe per la situazione dei rifiuti in Campania, il commissario europeo lo ha già ripetuto più volte ed oggi torna a suonare l’allarme, dopo che ieri due eurodeputate, Judith Merkies (Sd) e Margrete Auken (Verdi), insieme alla presidente dei Verdi Monica Frassoni, avevano invitato Bruxelles a compiere un intervento sul governo italiano. “L’assenza di miglioramenti lascia alla Commissione poca scelta, se non quella di proseguire attivamente con la procedura d’infrazione”, sottolinea Potocnik in una nota, in cui sollecita un intervento in tempi rapidi. “A meno che la situazione non cambi per tempo, questo potrebbe portare – aggiunge – a sanzioni pecuniarie all’Italia da parte della Corte europea di giustizia”. “Guardando le immagini sui media e leggendo le notizie, – scrive Potocnik – sono molto preoccupato che pochi, se non alcun progresso, siano stati fatti dal 2007, quando la Commissione europea fu obbligata ad aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia”. Il 4 marzo dell’anno scorso la Corte europea di giustizia condannò l’Italia per non essersi dotata di un’adeguata rete di raccolta e smaltimento dei rifiuti che non mettesse in pericolo la salute umana e l’ambiente e “quello che sta accadendo di recente – è l’opinione di Potocnik – dimostra che le autorità italiane non hanno ancora fatto quanto necessario per trovare una soluzione adeguata e definitiva al problema”. Il commissario si dice tuttavia “incoraggiato” dall’impegno che il nuovo sindaco di Napoli sta mettendo per risolvere i problemi della raccolta dei rifiuti e ribadisce che la Commissione “é pronta a cooperare con le autorità italiane in ogni modo utile per raggiungere una soluzione positiva”. L’esecutivo Ue, ricorda Potocnik, è da mesi in contatto con le autorità italiane, a tutti i livelli ed ha anche condotto una visita in Campania, ma “i miglioramenti reali devono essere visti e confermati dai cittadini: l’assenza di questi miglioramenti lascia alla Commissione poco spazio se non quello di perseguire attivamente la procedura d’infrazione”, che potrebbe essere recapitata subito dopo la pausa estiva.
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