Scoperto un nuovo esemplare di Tasso (Taxus baccata) che vegeta a 930 metri di altitudine sul Monte Corto (versante nord del Monte Capanne). Si tratta probabilmente dell’esemplare posto a maggiore quota dell’Elba e, di conseguenza, dell’intero Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Ad annunciarlo, l’associazione naturalistica Bat (Biowatching Arcipelago Toscano), istituita di recente all’Isola d’Elba.
Si tratta di un albero relitto delle foreste del Terziario che all’Elba – unica isola toscana su cui esso vegeta – conta pochi esemplari (non si arriva a 200 unità) situati esclusivamente sul Massiccio del Monte Capanne. Alcuni recenti ritrovamenti di Tasso – ha resto noto l’associazione – hanno permesso di espandere leggermente l’areale elbano verso ovest (Monte di Cote), verso nord (Piane di Rimercoio) e verso est (Masso alla Guata). Prima di questi ritrovamenti, infatti, la distribuzione elbana del Tasso sembrava limitata soltanto al settore orientale del Massiccio (Valle della Nivera e Calanche). Il Tasso, già albero del lutto per i Greci e i Celti, è estremamente velenoso. Durante la Settimana Santa, nei paesi di San Piero e Sant’Ilario si usavano rametti di Tasso delle Calanche per adornare il Santo Sepolcro. In Inghilterra è usato, al posto del Cipresso nei cimiteri. Ed è anche uno dei migliori tipi di legno per costruire archi da battaglia, le cui frecce, come racconta Caio Giulio Cesare, venivano intinte dai Celti nel succo velenoso della pianta.
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