Senza stabilità politica addio ripresa

Per una possibile uscita dalla crisi il Paese deve concentrarsi sulle riforme economiche, possibili sono in presenza di una stabilità politica.

Alla riunione dell’Ecofin arriva l’ennesimo monito per l’Italia: per una possibile uscita dalla crisi il Paese deve concentrarsi sulle riforme economiche, possibili sono in presenza di una stabilità politica.
L’ottimismo su una possibile ripresa economica, espresso nelle scorse settimane da tutti i paesi europei, viene così smorzato in maniera netta dal commissario Ue agli Affari Economici, Ollie Rehn, che ricorda gli ultimi dati negativi sul Pil, che nel II trimestre certificano il -0,3% congiunturale e il -2,1% tendenziale.
La crisi politica nel Paese e la tenuta del Governo, spiega il Commissario, sono fattori che vengono visti con preoccupazione dagli occhi vigili dell’Unione Europa.
Nonostante gli impegni presi dal presidente Enrico Letta, e la caparbietà nel cercare di portarli a termine, l’instabilità politica che si respira nelle aule del Governo frena la ripresa. Di questo il Premier sembra esserne consapevole: “Il nostro Paese si salva solo se ci sara’ fiducia e la fiducia passa per la responsabilità’ di ciascuno di noi e la capacita’ di ognuno di fare la sua parte. Siamo qui per lavorare perché’ – spiega Letta – la speranza e il futuro si declina con un Paese, che riprende ad avere una dinamica demografica diversa”.

Alessandra Angeletti

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