Tragedia alle ore 20.41 di ieri sulla linea ferroviaria per Santiago di Compostela, nel nord della Spagna: un treno ad alta velocità è uscito dai binari in curva a circa tre chilometri dalla stazione della capitale della Galizia. Sembra che al momento dell’ incidente il convoglio viaggiasse a 220 km/h in un tratto in cui la velocità massima consentita è di 80 all’ ora.
Il treno era particolarmente affollato perché era la vigilia della grande festa annuale dedicata all’ apostolo Giacomo, nonché l’anniversario dell’indipendenza della Galizia. San Giacomo è il patrono di Spagna e la città di Santiago de Compostela, a lui dedicata, ne fa una delle grandi mete del pellegrinaggio cristiano in Europa, con visitatori da mezzo mondo.
Tutti e 13 i vagoni del convoglio sono deragliati e questo, unito alla velocità elevata, fa sì che si possa già parlare di uno dei peggiori incidenti ferroviari avvenuti in Europa.
Non è ancora definitivo il bilancio del terribile disastro, ma le vittime accertate sono già 77 e oltre 140 i feriti, di cui venti in condizioni molto gravi. Dalla Farnesina arriva un messaggio rassicurante: non risulta che vi fossero italiani a bordo.
Il macchinista del treno deragliato e’ stato posto in stato di fermo, in ospedale, su decisione del tribunale. Quando i primi soccorritori lo hanno aiutato ad uscire Francisco José Gazón Amo era sconvolto, ha raccontato una coppia di sposi scampata alla tragedia, e ripeteva “voglio morire, voglio morire”.