Tempi moderni anche per il quotidiano economico londinese FT

Anche per il giornale della City il passaggio dal cartaceo al digitale è inevitabile? Of course. Ma sarà un'operazione graduale.

Anche per il giornale della City il passaggio dal cartaceo al digitale è inevitabile?
Of course. Ma sarà un’operazione graduale.
Quella a cui si assiste è la svolta dell’editoria digitale nell’era dei media del ventunesimo secolo.financial times
A differenza della rivoluzione annunciata dal quotidiano NewsWeek, che ha soppresso la versione cartacea uscendo solo in rete, il “grande passo” del londinese Financial Times avverrà in più fasi. Il progetto si chiama “Digital First”, una strategia che ripone la priorità nella versione on-line del quotidiano finanziario. L’inversione di tendenza è chiara a tutti, solo i non lungimiranti non riescono a vederla, secondo il direttore Lionel Barber. Il piano, dovrebbe portare a un risparmio di 1,6 milioni di sterline solo nel 2013. “La transizione non sarà facile – ammette il direttore nella lettera ai dipendenti – ma siamo obbligati a fare tutti i passi necessari per far sì che il Ft si confermi in futuro come una delle più grandi realtà giornalistiche del mondo”.
Potrebbe essere un passo più lungo della gamba, come alcuni critici indicano?
Apparentemente no. Internet ha cambiato l’offerta e la fruizione delle informazioni, passando da un modello di business centrato sulle notizie a un altro basato sulla rete e sulle sue capacità ipertestuali.
Da anni ormai il numero dei lettori online del Financial Times è andato aumentando, fino a superare nel settembre 2012 il numero degli abbonati all’edizione cartacea. Nuovi devices sempre più sofisticati e sempre più immediati (tablet, smartphone, reader) hanno consentito l’epocale inversione di tendenza, allargando (forse) anche il pubblico potenziale.

Sopravvivere adattandosi e creare nuove opportunità. Le notizie non sono sparite, si sono solo spostate.

 

E.S.

ULTIMI ARTICOLI