La terra ha tremato ancora, questa volta in modo così forte come non si sentiva dal 1980 quando a rimanere gravemente ferite furono la Campania e la Basilicata con quasi 3.000 morti, circa 9.000 feriti e 280 mila sfollati. Allora la magnitudo fu 6.9 (6.5 scala Richter e X scala Mercalli), alle 07:40 di ieri mattina, invece, una scossa 6.5 e profondità 10 chilometri ha in parte finito di devastare il centro Italia, tra Marche e Umbria, già ferito lo scorso 24 agosto.
La scossa delle 7:40 è stata avvertita fortissima anche lungo tutto lo stivale, da Bolzano alla Puglia. Non vi sono vittime né dispersi. I feriti sono di lieve entità, tranne una persona che viene segnalata di qualche gravità. Tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli. Crolli anche a Camerino, mentre Castelluccio di Norcia è quali del tutto rasa al suolo. Norcia, la cittadina umbra più vicina all’epicentro, ha perso la sua basilica intitolata a San Benedetto, della quale è rimasta in piedi solo la facciata anteriore. Spostandosi nel reatino, invece, ad Amatrice già in sicurezza dalla volta scorsa. nella zona ‘rossa’ si sono avuti diversi crolli. Anche la quattrocentesca chiesa di sant’Agostino, che aveva dato prova di resistenza, stavolta non ce l’ha fatta. Come pure la torre civica, con l’orologio fermo all’ora (03:36) di quel fatidico giorno di fine agosto quando venne giù l’albergo Roma e tante altre case dove tanti nonni stavano dormendo con i nipoti, a loro affidati in attesa della riapertura delle scuole (229 il numero dei morti).
Per la popolazione colpita dal nuovo drammatico evento tra Umbria, Marche e Lazio, la prima notte del dopo terremoto è trascorsa in auto o nelle strutture di accoglienza. Novecento le scosse avvertite da ieri, la più forte di tutte, di magnitudo 4.2, è stata registrata alle 2:27 di questa mattina dai sismografi dell’Ingv. Prosegue intanto il lavoro della Protezione civile e degli altri soccorritori impegnati sul campo: oltre 15mila le persone assistite. In particolare, oltre cinquecento sono accolte in alberghi nell’area del Trasimeno e oltre quattromila in strutture turistiche sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa tremila persone in Umbria e altre settemila nelle Marche ospitate in strutture di prima accoglienza. Alfano promette: subito prefabbricati per gli sfollati.
Ieri il presidente del consiglio, Matteo Renzi, davanti agli “impressionanti danni al patrimonio abitativo, economico, culturale e religioso”, ha chiesto unità alle forze politiche a superare “polemiche e divisioni” davanti alla tragedia del centro Italia. L’appello viene raccolto da tutte le forze politiche, a partire dal M5S che per bocca di Beppe Grillo conferma di essere “disponibile a collaborare”. “Questi borghi sono l’identità italiana: dovremo ricostruirli tutti, presto e bene. Lo faremo perché noi – tutti noi – siamo l’Italia”, ha scritto il premier nella sua newsletter Enews. Nel pomeriggio di oggi, alle ore 17, si riunisce il consiglio dei ministri straordinario per fare una prima valutazione dei danni del sisma e per assumere i primi impegni.
La scossa di terremoto di ieri mattina ha fatto tremare anche Roma procurando danni ai suoi tesori artistici. Da Sant’Ivo alla Sapienza a San Paolo fuori le Mura, dal Quirinale ai Musei Capitolini: sono numerose crepe e lesioni da valutare. Inagibili due chiese del centro storico: San Francesco nel rione Monti e quella di piazza Sant’Eustachio. Chiuso ponte Mazzini per verifica ed anche un tratto della tangenziale Est.
Il geologo Roberto Troncarelli intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale, ha sottolineato che “la prevenzione sismica si fa nel cosiddetto tempo di pace, con azioni che non si esauriscono sull’onda emotiva, ma si fanno con programmazioni intelligenti di politici responsabili, affiancati da tecnici preparati e che daranno gli effetti positivi tra venti, trenta o quaranta anni”. Ma il suo timore è quello di non trovate qualcuno, a livello politico, disposto ad investire per un qualcosa i cui benefici si vedranno forse qualche decennio più tardi, se si vedranno: “Trovate un solo politico che è disposto a mettere sul piatto della bilancia qualcosa per vederne i benefici quando sarà sotto un metro di terra. Il politico, e lo dico con rammarico, vuole vedere il risultato della propria azione politica quando è ancora sulla cresta dell’onda. Questo salto culturale in Italia non si farà mai”, afferma Troncarelli che ricorda che nella Capitale c’è un solo ponte antisismico: il più recente, il ponte della Musica al Flaminio.
La sindaca Virginia Raggi ha disposto la chiusura delle scuole per oggi in modo da poter agevolare i controlli delle strutture.
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