Terrorismo: fermati anarchici autori 11 attentati nel Lazio

Undici attentati contro 13 obiettivi in poco piu’ di due anni, a partire dalla fine del 2010, e tutti concentrati sul territorio laziale. Sarebbero opera dei due giovani incensurati residenti nella zona dei Castelli romani, arrestati all’alba dal Ros e dal Comando provinciale dei carabinieri di Roma, coordinati dalla Procura capitolina, su disposizione del Gip del Tribunale di Roma Maurizio Caivano.
I due, appartenenti alla componente anarchica FAI, Federazione Anarchica Informale, sono accusati di una serie di attentati e danneggiamenti a carico di istituti di credito, esercizi commerciali e sedi periferiche diEnel e Eni, insistenti nell’area dei Castelli romani, in particolare ad Albano Laziale, Marino, Frascati e Genzano.
Gli inquirenti sono convinti che gli arrestati, appartenenti sicuramente ad un gruppo più ampio, hanno agito tra novembre 2010 e dicembre 2012 secondo “un preciso disegno ideologico teso asovvertire violentemente l’ ordine democratico dello Stato”. Disegno che “non doveva limitarsi al solo contesto nazionale”, ma allargarsi sino a “concretizzarsi nel piu’ ampio progetto rivoluzionario sancito dalla costituzione dell’ organizzazione “Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale”, nota con l’ acronimo FAI/FRI e attualmente attiva in diversi continenti. Non c’é da escludere, come ritengono gli investigatori, che il blitz di questa mattina che si è concluso con il fermo dei due giovani, di cui al momento non si conoscono le generalità, abbia “evitato che venissero messi a segno ulteriori attentati”.
Sono in corso numerose perquisizioni nei confronti di altre persone, riconducibili alla stessa area eversiva. Tali perquisizioni riguarderebbero almeno tre soggetti, tra i quali una donna.

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