L’epoca dei sacrifici, delle strette fiscali, dei bilanci strozzati, dei “compiti a casa di montiana memoria e del tutto orientato e condizionato in favore dell’alta finanza pubblica e privata a danno dell’economia reale e della solidarietà sociale, ha imboccato, si spera, un necessario viale del tramonto.
L’Europa infatti ha deciso di cambiare pelle. Con un voto composito e sorprendente. L’Europa dei sacrifici e i ventotto Stati dell’Unione hanno deciso di voltare pagina tramite un nuovo Parlamento ed una nuova Commissione (alla cui guida potrebbe finire Giancarlo Giorgetti della Lega) che presenterà parecchie novità rispetto al passato.
Crolla l’asse franco tedesco, insieme alle due componenti politiche, quella dei popolari e dei socialisti, che avevano governato praticamente gli ultimi venti anni del Parlamento di Strasburgo.
Stravincono ma non sfondano né dilagano, sovranisti e populisti i quali però diventano determinanti per le sorti dei governi nei loro paesi e della Ue più in generale. In Italia è un plebiscito per Salvini e la Lega che con il 34% dei suffragi, raddoppia i consensi rispetto a 14 mesi fa. A questo dato fa da contraltare il Movimento 5S di Di Maio, alleato di governo della Lega che invece dimezza praticamente i propri consensi, ma non nel sud del Paese.
Leggera ripresa del Pd, soprattutto nelle grandi città, che, pur con la sola metà dei voti presi da Renzi nel 2014, recupera con un abbondante 22% rispetto alle politiche del marzo 2018, risultato ottenuto cannibalizzando comunque i partiti alla sua sinistra e rastrellando frange di grillini delusi.
Grande vittoria dei Verdi che trainati dai “grunen” tedeschi, i paladini dell’ecologia, con oltre il 20% dei consensi si affermano come seconda forza politica, dietro soltanto alla Cdu-Csu della cancelliera Angela Merkel e nettamente avanti rispetto ai socialdemocratici della Spd dimezzata dalle urne.
I socialisti, veri sconfitti di questa tornata elettorale, vincono praticamente solo in Spagna ed Olanda con Sanchez e Timmermans ma finiscono in un angolo rispetto al nuovo parlamento che esprimerà il prossimo esecutivo di Bruxelles ipotecato pesantemente dai forti consensi del centrodestra estremo e moderato che esce decisamente rigenerato dal voto di protesta.
I popolari restano, anche se fortemente ridimensionati, il primo partito europeo. Ma risulta archiviato il ruolo di gruppo guida che per dieci anni si era reso garante della politica del rigore e dell’austerità cui l’Europa, con un voto chiaro e definitivo, ha voltato le spalle. Con il nuovo Parlamento, come peraltro già anticipato dal segretario della Lega Matteo Salvini “cambieranno le politiche di bilancio della Ue”, ma quello che sembra definitivamente archiviato sarà il ruolo guida di banche e banchieri ed istituzioni finanziarie, veri padroni del vecchio Continente fino a ieri notte.
Il voto comunque, come dicevamo, apre scenari nazionali abbastanza imprevedibili prima di domenica 26 maggio. In Francia il Rassemblement National di Marine Le Pen che ha già chiesto lo scioglimento dell’assemblea nazionale di Parigi, batte clamorosamente e pone fine alla “marche” di Emmanuel Macron il presidente espressione di quei poteri forti oggetto degli assalti, da mesi dei gilet gialli francesi. Stesso discorso per i popolari tedeschi che ora dovranno vedersela con il voto condizionante dei Verdi, sopra la soglia del 20 per cento, e l’estrema destra di Afd che con il 10 per cento sarà presente con un forte drappello di deputati insieme ai liberali della FdP, vero ago della bilancia in Germania come nel resto d’Europa.
Ma per la creazione del prossimo governo di Bruxelles faranno sentire la loro voce anche gli “eretici” dell’ultradestra, a cominciare da ceki e ungheresi che sotto la guida di Orban hanno fatto il pieno (il 52,3% del totale) di voti e deputati. Ora si tratta solo di aspettare le prime mosse del Parlamento dei “diversi” di quegli alieni, che senza quegli sfondamenti tanto temuti soprattutto dalla sinistra italiana adesso hanno il gioco in mano e possono cominciare a dare le carte.
Enzo Cirillo
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy