A Muti il Nobel per la musica, Premio Birgit Nilsson

Lo riceverà domani, in una cerimonia al teatro Opera reale di Stoccolma, in presenza del Re di Svezia, Gustavo XVI, er i suoi straordinari contributi all’ opera e i concerti, così come pure per la sua enorme influenza nel mondo della musica, sul e fuori del palcoscenico”, come si legge nella motivazione che accompagna il riconoscimento da conferirgli.

Riccardo Muti, direttore d’orchestra partenopeo, 70 anni festeggiati il 28 luglio scorso ma la baldanza di un ‘ Giovane Werther’, è un collezionista di premi. Appena ieri aveva accettato il titolo di ‘Direttore onorario a vita’, offertogli spontaneamente dagli orchestrali dell’ Opera di Roma, “a suggello – scrivono i musicisti romani – del rapporto unico che ci lega a Lei”. Oggi, meglio domani, riceverà il Premio Birgit Nilsson, una specie di ‘ Nobel’ per la musica, assegnato a Stoccolma a ridosso dei Nobel, e consegnato dalle mani del Re di Svezia, Gustavo XVI. Un premio che lo aveva “molto commosso”, non da ultimo per la sua ”profonda ammirazione per questa unica e straordinaria artista (Birgit Nilsson, cantante lirica, figlia di contadini, una delle voci migliori del XX secolo, soprattutto per Wagner, ndr) sia come musicista indimenticabile sia come interprete”. Il Premio Birgit Nilsson è stato istituito nel 2009 alla memoria dal celeberrimo soprano svedese (1918-2005) – – che voleva con esso assegnare un riconoscimento ad artisti distintisi in tre settori della musica classica: cantanti di opera, concerti o Lieder, direttori d’orchestra, istituzioni importanti come compagnie di opera, orchestre o cori. E’ il premio musicale più alto al mondo, un milione di euro, e viene assegnato ogni due, tre anni. Il primo a riceverlo è stato il grande tenore spagnolo Placido Domingo. A decidere il vincitore è una giuria internazionale di cinque rinomati esperti, in carica per tre anni, che sceglie nello spirito voluto dalla Nilsson. Muti è il primo direttore a riceverlo.