Il ct della Nazionale Antonio Conte è stato assolto dall’accusa di frode sportiva “per non aver commesso il fatto”. Lo ha deciso il gup di Cremona, Pierpaolo Beluzzi, nella prima sentenza del processo penale sullo scandalo del calcioscommesse del 2011.
Il processo a carico di Conte e del suo vice Angelo Alessio, anche lui assolto, si è svolto con il rito abbreviato. Secondo la Procura, l’attuale ct degli Azzurri sapeva che i giocatori del Siena, da lui allenato in Serie B nella stagione 2010-11, avevano combinato il risultato della partita con l’Albinoleffe del 29 maggio 2011. Per quei fatti Conte era già stato processato dalla giustizia sportiva, ma era stato riconosciuto colpevole solo di omessa denuncia: abbastanza da meritarsi una condanna e una squalifica, ma non per ricadere nel reato penale di frode sportiva.
Il pm Roberto Di Martino aveva chiesto pene di sei mesi per il ct, quattro per il suo vice. Ora si dice dubbioso se impugnare la decisione del gup, in particolare sui cosiddetti “reati fine”, cioè le ipotesi di frode sportiva legate alle singole partite. “Si tratta di reati in gran parte destinati a prescrizione”, dice Di Martino, sulle quali però “l’impianto accusatorio ha retto”. Il giudice, infatti, ha riconosciuto l’esistenza di un’associazione che si occupava di “alterare” il “naturale esito delle partite” corrompendo i giocatori. Lo scopo era assicurarsi “vincite in scommesse per milioni di euro”, effettuate soprattutto su siti asiatici.
Nei confronti degli altri imputati, quindi, i processi proseguiranno. Ma a Cremona resterà solo quello per associazione a delinquere, che vede imputati i membri della rete: quelli sulle singole ipotesi di frode sportiva saranno trasmessi ai tribunali competenti per territorio.
Lo scandalo, venuto alla luce a giugno 2011 dopo l’inchiesta Last Bet della Procura di Cremona, ha portato alla sbarra 130 persone fra tesserati FIGC e membri delle organizzazioni criminali. I processi sportivi hanno provocato tre retrocessioni a tavolino tra 2011 e 2012 e decine di squalifiche ai danni di giocatori e allenatori. Fra i calciatori ed ex calciatori coinvolti si ricordano Beppe Signori, Cristiano Doni e il capitano della Lazio Stefano Mauri. Domenico Criscito fu escluso dagli Europei del 2012 per aver ricevuto un avviso di garanzia mentre era in ritiro con la Nazionale. La sua posizione sarebbe stata poi archiviata sia dal giudice sportivo che da quello ordinario.
“Era il risultato che ci aspettavamo”, ha commentato Leonardo Cammarata, che insieme a Francesco Arata difende Conte. “Non ci siamo sottratti al processo, tanto è vero che abbiamo scelto il rito abbreviato”.
A favore del ct si è espresso anche il presidente FIGC Carlo Tavecchio, che ha dichiarato di aver appreso la notizia dell’assoluzione “con grande soddisfazione”:
Finalmente la sua posizione è stata chiarita, la mia fiducia in lui non è mai stata in discussione. Adesso siamo tutti ancora più concentrati sull’Europeo.
F.M.R.