Emilio Fede rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta. L’ex direttore del Tg4 risulta indagato dal 2010, quando fu accusato insieme a Lele Mora di aver intascato un prestito di 2 milioni e 750mila euro destinato a salvare dal fallimento la ‘Lm Management’, società di proprietà dell’ex agente dei vip.
Il prestito era stato elargito dall’ex premier Silvio Berlusconi ma quei soldi non sarebbero mai arrivati a destinazione. A quanto pare, invece che essere usato per rinverdire i conti della società l’intero importo sarebbe invece finito direttamente nelle tasche di Emilio Fede e di Mora, che nel frattempo ha patteggiato con l’accusa una pena di un anno e sei mesi.
Documentato da una scrittura privata rinvenuta nel 2011, il prestito sarebbe arrivato in tre tranche: due a gennaio e l’ultima a marzo del 2010, tramite il ragioniere di fiducia di Berlusconi, Giuseppe Spinelli.
Secondo gli inquirenti, Fede avrebbe tenuto per sé ben un milione e 110mila euro a fronte dell’opera di convincimento fatta nei confronti dell’ex Cavaliere per spingerlo a concedere il prestito a Mora, mentre 500mila sarebbe stati versati dall’ex talent scout in una banca di Lugano, in Svizzera. Quel milione di euro si giustifica quindi come un pagamento per il ruolo assunto da Fede nella transazione.
La difesa. Mentre Mora ha dichiarato di aver versato all’ex direttore del Tg4 circa la metà dell’importo, quest’ultimo, al contrario, ha affermato di averne preso “solo” 400mila come riscossione di un prestito intercorso con l’imprenditore dei vip.
Mentre l’ex premier non risulta indagato, per lo storico volto del Tg4 il processo si aprirà il 26 gennaio a Milano, davanti ai giudici della terza sezione penale.
P.M.
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