Neanche sei mesi di chemioterapia e il tumore al polmore dell’ex ministro degli esteri nel governo Letta si è ‘miracolosamente’ volatilizzato. Era il 12 gennaio di quest’anno quando Emma Bonino ai microfoni di Radio Radicale volle annunciare la sua malattia ” una forma localizzata e ancora asintomatica che richiederà un trattamento lungo e complesso di chemioterapia che è già stato iniziato e che durerà almeno 6 mesi”. In quell’occasione l’esponente radicale aveva anche dichiarato di non essere intenzionata “ad interrompere le mie attività perché da una passione politica non ci si può dimettere, però è chiaro che le mie attività dovranno essere organizzate in base alle esigenze mediche cui è necessario dare in questo momento una priorità assoluta, cosa non facile anche per me”.
Bene, oggi dagli stessi microfoni di Radio Radicale l’ex vicepresidente del Senato nel 2008, all’epoca del governo Berlusconi, ha diffuso un bollettino medico sul suo attuale stato di salute: “Ci sono buone notizie, perché gli esami clinici e la Tac fatti in questi giorni evidenziano una disapparizione di ogni evidenza di cancro, e quindi è il meglio che mi potevo aspettare”.
Quindi la ‘vecchia’ militante del Partito Radicale, aveva 28 anni quando le 1976 veniva eletta deputato, assieme a Marco Pannella, Adele Faccio e Mauro Mellini, ha spiegato agli ascoltatori la motivazione del suo annuncio: “Ho condiviso con voi primi bollettini, mi pareva giusto condividere anche questa fase positiva del percorso e anche trovare così l’occasione per ringraziare non solo il collegio medico, i professori Santini, Cortesi e Tombolini, ma anche tutto il personale medico e paramedico che in questi mesi mi ha assistito”. Il suo è anche un messaggio di incoraggiamento ai tanti malati” che stanno seguendo dei percorsi e delle terapie per questo tipo o altro tipo di sfide che ci troviamo ad affrontare”. Adesso, ha aggiunto, “dovrò fare bene questa radioterapia preventiva al cervello e poi un periodo di riposo abbastanza lungo che mi è stato prescritto proprio per evitare ricadute percentualmente molto alte in questo tipo di cancro nei primi 12 mesi dopo il trattamento. Però è certamente un bel giorno per me: mi consente anche di dedicarmi di più, appena recupererò un po’ di forze, alle attività politiche che mi stanno a cuore”.
A inizio maggio Emma Bonino ha ricevuto la telefonata di Papa Francesco. Anche lei, come Marco Pannella durante lo sciopero della sete, esattamente un anno fa, quando volle protestare per il disumano trattamento dei detenuti costretti in carceri sovraffollate. Dal Papa parole di conforto: “Mi ha detto affettuosamente che l’erba cattiva non muore – ha riferito Bonino – e poi abbiamo parlato anche di immigrazione”. Lo stesso conforto che Bergoglio ebbe per il leader della Rosa nel Pugno, quando un anno fa al telefono gli disse che per vivere ci vuole coraggio. E di coraggio anche Marco Pannella ne sta dimostrando: con due tumori – uno al polmone ed uno al fegato – dichiarati pubblicamente nell’agosto del 2014 continua la sua battaglia, a suon di scioperi della fame e della sete, in appoggio alla causa dei carcerati.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy