Tra le donne europee il cancro ai polmoni quest’anno farà più vittime di quello al seno facendogli perdere il primato. Secondo le proiezioni dello studio italo-svizzero sui decessi nei 28 paesi Ue, lavoro diretto da Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Università di Milano e pubblicato sugli Annals of Oncology, nel 2015 infatti i tassi di mortalità del primo supereranno quelli del secondo per la prima volta. Da questo sorpasso sono escluse per ora Italia, Francia e Spagna. In particolare, sono ‘graziate’ le italiane in quanto vi sono meno fumatrici di mezza età e anziane e quindi i tassi di morte sono minori che in altri Paesi.
Questo trend in crescita nella mortalità del cancro al polmone della donna era atteso e dipende dal fatto che le donne storicamente hanno iniziato a fumare più tardi degli uomini: l’incidenza maggiore è in Gran Bretagna (mortalità di 21 per 100.000) dove la donna ha iniziato a fumare già durante la seconda guerra mondiale. Ma il problema non tarderà a manifestarsi negli altri Paesi Ue dove con l’avvio dell’emancipazione femminile, negli anni 70, ha preso piede questo comportamento dannoso tra le donne. Per quanto il numero totale di morti rimarrà poco più alto per tumore della mammella rispetto al polmone (90.800 vs 87.500 donne), il tasso di mortalità femminile per cancro del polmone è cresciuto del 9% dal 2009, arrivando a 14,24 decessi per 100.000 donne, quello per il cancro al seno sarà di 14,22 per 100.000, ridotto del 10,2% dal 2009.
Si conferma il trend in diminuzione della mortalità per tutti i tumori, eccetto il cancro ai polmoni tra le donne e quello al pancreas per entrambi i sessi. Quanto al numero complessivo di decessi nel 2015, si stima ve ne saranno in tutto 1.359.100 nei 28 stati Ue (766.200 maschi e 592.900 femmine), corrispondenti a tassi di 138,4 per 100.000 uomini e 83,9 per 100.000 donne e a una riduzione rispettivamente del 7,5% e 6% dei decessi dal 2009, nonché a una riduzione del 26% e 21% rispettivamente dall’anno del picco di mortalità, il 1988. Attesi oltre 325.000 morti in meno nel 2015 rispetto al 1988.
“Parliamo – precisa l’epidemiologo Carlo La Vecchia – delle donne nate negli anni ’50 che hanno oggi compiuto o superato i 60 anni, l’età in cui il cancro ai polmoni si fa più frequente. Le donne – aggiunge l’epidemiologo – non arriveranno mai ai livelli di mortalità maschile per questo tumore, la nostra previsione è che le europee si livelleranno su un tasso di mortalità inferiore a 20 per 100 mila (le americane hanno raggiunto un tasso di 30). Le previsioni, inoltre, dicono che probabilmente bisognerà aspettare almeno fino al 2020 per vedere un’inversione di tendenza, e cioè perché inizi la discesa del tasso di mortalità femminile, già iniziata invece nelle donne americane”.
“Resta la speranza che, smettendo di fumare, le italiane non arrivino mai a livelli di mortalità delle altre europee (sotto 20 per 100 mila) – conclude La Vecchia -. Quindi il consiglio importante è che le donne di mezza età e anziane smettano al più presto di fumare”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy