Una popolazione di silenziosi ma premurosi assistenti familiari, al 75% donne, che si prende cura quotidianamente del proprio coniuge, compagno/a a cui è unito tramite unione civile, del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, o di familiare fino al terzo grado che non sia autosufficiente, ovvero sia ritenuto invalido o sia titolare di indennità di accompagnamento, esce finalmente dall’ombra per essere riconosciuto come persona risorsa dal punto di vista sociale ed economico. Per loro nasce il Fondo per il sostegno dei caregiver familiari: La Commissione Bilancio del Senato ha dato via libera all’unanimità all’emendamento (a prima firma della senatrice Laura Bignami, ma poi sottoscritto da tutti i gruppi e da centinaia di senatori singolarmente) che stanzia 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020 per “la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare”.
L’emendamento definisce quindi il caregiver come “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, anche di un familiare entro il terzo grado, che a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, o sia titolare di indennità di accompagnamento”. I 60 milioni stanziati in tre anni saranno attinti dal fondo speciale di parte corrente, utilizzando in parte l’accantonamento del Ministero dell’economia.
Chi è il caregiver familiare: il ‘caregiver’, termine inglese ormai di uso comune, è “colui che si prende cura”. Quello familiare si riferisce naturalmente a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile. I caregiver familiari dei pazienti con demenza sono la grande maggioranza, mentre il 75% di loro è donna.
“L’approvazione unanime dell’emendamento che stanzia un primo (modesto) fondo a sostegno dei caregivers premia l’impegno della senatrice Laura Bignami e la volontà unitaria della Commissione lavoro – commenta il presidente della Commissione lavoro del Senato Maurizio Sacconi (Energie per l’Italia) – Il relatore dei ddl Angioni, Bignami, De Petris, sen. Pagano si era dimesso da relatore in assenza della disponibilità del Governo a finanziare il provvedimento”. Sacconi auspica ora “l’approvazione di un testo unificato e dotato di copertura. Daremmo finalmente una risposta alla domanda di tutela che sale dai molti invisibili che donano se stessi, ogni giorno, alla cura di un familiare gravemente disabile“.
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