Il Ministro Balduzzi: “è una colossale truffa alimentare. Non c’è pericolo per la salute umana ma ci troviamo sicuramente di fronte ad una colossale truffa che vede coinvolti molti gruppi e società”.
A lanciare l’allarme sullo scandalo della carne equina (scandalo che si sta allargando a macchia d’olio in quasi tutta Europa) è il ministro per la sanità Renato Balduzzi, che nei giorni scorsi ha chiesto ai carabinieri dei Nas di allargare le loro ispezioni per capire la vastità di un fenomeno che ora registra due nuovi focolai, la Repubblica Ceca e il Belgio. E nel mirino degli inquirenti finiscono multinazionali e gruppi internazionali come Ikea.
Dopo la Nestlé, anche il colosso svedese, imbattibile nella distribuzione dei mobili, è stato trascinato nello scandalo delle carni equine, mentre in Italia, dopo Bologna tracce di carne di cavallo sono state trovate in alcuni prodotti commercializzati a Verona. Il Ministero della Salute ha reso noto che sono 316 i campionamenti eseguiti dai Nas, e circa 129 le marche alimentari finite nel mirino dei controlli.
Oggi a finire nell’occhio del ciclone è stata Ikea. Infatti, secondo quanto riferito dall’agenzia ceca Ctk, gli ispettori hanno trovato tracce di carne di cavallo nelle polpette preparate in Svezia per il gruppo Ikea, ed è stato precisato che sono stati i servizi veterinari a segnalarne la scoperta all’Agenzia europea per l’allerta sui cibi.
I prodotti testati, prelevati dal punto Ikea di Brno, non erano ancora stati messi in vendita al pubblico. Il colosso degli arredamenti ha bloccato immediatamente la diffusione dei prodotti anche in Svezia.
Nei giorni scorsi, in Italia sono stati eseguiti alcuni controlli su confezioni di lasagne bolognesi surgelate, risultate positive al test sulla carne equina. Per questo i Nas hanno ritirato il prodotto dalla vendita e hanno sequestrato sei tonnellate di macinato e 2.400 confezioni di lasagne. Precedentemente erano finiti nel mirino dei carabinieri, anche i tortellini di carne Buitoni nei quali erano state travate tracce di Dna sicuramente non attribuibile a manzo pari all’1%.
E intanto, il ministro Balduzzi parla di una frode colossale, evidenziando che “al momento non si riscontra alcun allarme per la salute”, e ha poi sottolineato “l’alta professionalità dei Nas, che non hanno smesso di lavorare durante tutto il fine settimana”.
“Occorre estendere immediatamente i controlli anche nei punti di ristorazione del gruppo Ikea in Italia”, ha chiesto la Coldiretti nel commentare la notizia della scoperta di carne di cavallo in Repubblica Ceca. “L’attivita’ di controllo deve pero’ essere accompagnata da interventi strutturali come l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti dopo che lo scandalo della carne di cavallo ha evidenziato il grave ritardo della legislazione europea nel garantire trasparenza negli scambi commerciali e nel difendere i consumatori ed i produttori dal rischio di frodi ed inganni”, ha sottolineati la Confederazione dei coltivatori. “La presenza di carne di cavallo in piatti pronti a base di manzo – ha poi continuato la Coldiretti – prima della Repubblica Ceca aveva gia’ portato a ritiri di prodotti, volontari o imposti dalle autorita’, in Inghilterra, Francia, Germania, Bulgaria, Spagna, Portogallo, Svizzera, Austria, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Belgio, Svezia”.
La Coldiretti ha poi aggiunto che “sono stati importati 30 milioni di chili di carne di cavallo senza l’obbligo di indicarne la provenienza in etichetta nella vendita al dettaglio tal quale o come ingrediente nei prodotti trasformati. Quasi la meta’ sono arrivati dalla Polonia, ma anche da Francia e Spagna mentre poco piu’ di un milione di chili proviene dalla Romania che sembra essere uno dei principali imputati dell’ ’’horsegate’’ che sta sconvolgendo l’Europa”. Secondo le ultime analisi, gli italiani sono tra i maggiori consumatori di carne di cavallo nel mondo insieme a Francia e Belgio con un quantitativo di 42,5 milioni di chili.
Sul problema è intervenuta anche l’associazione dei consumatori, secondo cui il Ministero della Salute “deve ordinare alle ditte produttrici di eseguire controlli preventivi sui propri prodotti prima dell’immissione degli stessi in commercio, al fine di accertare una eventuale presenza di carne equina e bloccare in anticipo la diffusione di lotti contaminati”.Intanto, il Codacons sta pensando ad azioni risarcitorie da intentare a tutela dei consumatori che hanno acquistato, loro malgradro, alimenti contenenti carne di cavallo non correttamente segnalata sull’etichetta.
I.V.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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