Brutto inizio 2017 per la popolazione cinese tutta. Nel Paese l’inquinamento atmosferico è così elevato che sta uccidendo 4000 persone ogni giorno. Sono dati frutto di uno studio di Berkeley Earth, un gruppo di ricerca indipendente finanziato in gran parte da borse di studio, che fanno riferimento alla situazione non ad una sola zona o città, ma a tutta la Cina. E non sono nemmeno recenti, ma elaborati oltre un anno fa. Gli scienziati attribuiscono la responsabilità dei decessi soprattutto alle emissioni delle centrali a carbone e in particolare alle minuscole particelle note come PM2,5 che possono scatenare attacchi di cuore, ictus, cancro ai polmoni e asma e che – sempre secondo lo studio di Berkeley Earth – uccidono silenziosamente 1,6 milioni di persone all’anno, il 17% del livello di mortalità della Cina.
Da allora la situazione non è affatto migliorata. Tanto che oggi, tra un allarme arancione ed uno rosso, alcune scuole hanno organizzato lezioni in diretta streaming per gli studenti che si trovano a casa nello Xi’an, capitale della Provincia nordoccidentale cinese dello Shaanxi, a causa della chiusura degli istituti per lo smog. Un totale di 12 scuole ha messo a disposizione on line le lezioni già oggi, primo giorno di scuola del 2017 e il terzo di massima allerta smog nella città, ha riferito un funzionario. La città di Xi’an ha avviato la risposta di primo livello per inquinamento atmosferico pesante alle 18 di domenica, un’allerta che richiede la sospensione delle lezioni in tutte le scuole e gli asili.
La città di Pechino è avvolta dallo smog, per questo vengono limitati il traffico e l’attività delle fabbriche. La concentrazione di particolato fine (PM2) ha superato infatti i 500 microgrammi per metro cubo, 20 volte superiore alla soglia massima raccomandata dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
A dicembre per sei giorni era stata dichiarata l’allerta massima sia a Pechino che in altre grandi città. Ma secondo le autorità cinesi, che da qualche anno hanno intrapreso una lotta contro l’inquinamento, nel 2016 si è verificato un calo delle concentrazioni di polveri sottili.
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