Confessa omicidio, ma dopo solo un anno esce dal carcere

Era l’aprile del 2012 quando Ivan Forte, 27 anni, uccise la sua compagna Tiziana Olivieri a Fontana di Rubiera, nel Reggiano. Dopo un anno di carcere l'uomo è uscito di prigione per decorrenza dei termini di custodia cautelare”. Vale a dire che in 12 mesi non sono riusciti a fissare la prima udienza del processo.

Era l’aprile del 2012 quando Ivan Forte, 27 anni, uccise la sua compagna Tiziana Olivieri a Fontana di Rubiera, nel Reggiano. L’uomo strangolò la donna e poi appiccò il fuoco alla loro camera da letto nel tentativo di cancellare le prove. Tentativo inutile, infatti Forte confessò il delitto e finì in carcere.

Carcere dal quale è uscito due giorni fa. Il motivo? La “decorrenza dei termini di custodia cautelare”, vale a dire che in 12 mesi non sono riusciti a fissare la prima udienza del processo.

Il giudice per le indagini preliminari di Reggio, Antonella Pini Bentivoglio, ha disposto per lui l’obbligo di dimora nella casa dei familiari a Castrovillari, in Calabria. Forte ha il vincolo di firma tre volte la settimana, davanti alla polizia giudiziaria, e non può uscire dall’abitazione nelle ore notturne.

“La scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare è automatica”, ha spiegato il suo avvocato difensore, Fabio Lombardi, che ha poi aggiunto “Si tratta di un processo particolare, la nostra perizia psichiatrica deve ancora essere ultimata. E ancora non si è capito perché un ragazzo normalissimo e bravissimo come Ivan possa aver fatto una cosa del genere. È successo qualcosa di natura psichiatrica che ancora dobbiamo accertare”.

I familiari della vittima sono sconcertati. “È libero anche di venire ad ammazzarci, di portare via suo figlio; tanto, che cosa ha da perdere questo ragazzo? Ha già confessato un omicidio, che cosa gli cambia? Lo Stato ci ha abbandonati, questa è una vergogna”,  ha dichiarato al “Resto del Carlino” il fratello di Tiziana, Alessandro Olivieri.
C.D.

 

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