Mercoledì prossimo, 17 luglio, Francesco De Gregori torna a suonare nella cavea dell’ Auditorium Parco della Musica. E Roma, nella stessa location, venerdi 19 luglio ospiterà un altro cantautore cui ha dato i natali: Alessandro Mannarino.
Il ritorno di De Gregori è a breve distanza dall’ uscita del suo ultimo album ‘ Sulla Strada’, giudicato da pubblico e critica come uno dei migliori della sua lunga carriera che a sei mesi dalla pubblicazione continua a testimoniare la vivacita’ di un rapporto pubblico/artista oltre ad autoalimentarsi concerto dopo concerto con il contributo determinante delle fasce piu’ giovani. La sua musica, mix tra rock e musica popolare per accompagnare testi di una lirica particolare che fa grande uso della sinestesia e della metafora, ha ripreso a fare il giro d’Italia dalla fine del primo decennio degli anni duemila. Il cantautore, classe 1951, dal carattere schivo oltre ad assicurare la sua partecipazione a numerose trasmissioni radiofoniche nonché ad album di altri artisti, arriva nel febbraio di quest’anno a produrre perfino un audiolibro sul romanzo Cuore di tenebra di Joseph Conrad, letto dall’artista.
Nel maggio di quest’anno De Gregori apre invece la Partita del cuore cantando allo Juventus Stadium Ragazza del ’95, tratta dall’ultimo album per il quale ha ricevuto un premio avendo venduto già oltre 30 mila copie.
Alessandro Mannarino, classe 1979, che ha esordito esibendosi nel rione romano Monti con uno stile a metà tra il djing ed il live acustico, si riaffaccia all’Auditorium dopo il successo dello scorso marzo con lo spettacolo ‘ Corde: concerto per sole chitarre’, una rilettura unplugged dei suoi brani, assieme a Fausto Mesolella, Tony Canto, Alessandro Chimienti. Da due anni l’artista pensava a un progetto del genere . “Poi, una sera di qualche tempo fa – racconta lo stesso Mannarino – suonando in casa con gli stessi amici che mi accompagneranno sul palco, mi sono detto che era arrivato il momento di prendere coraggio e spogliare le mie canzoni anche in pubblico. Quelle stesse canzoni che sono nate con il suono della chitarra fin da quando avevo 16 anni e cominciavo da autodidatta ad approcciarmi allo strumento. E proprio ora, piu’ che mai, ripenso a quella volta, di tanto tempo fa, quando un musicista
gitano di Barcellona mi scrisse su una pagina una frase che tradotta
suonava cosi’ “chi entra nella giungla delle 6 corde non ne esce
vivo”.
Ad accompagnarlo sul palco grandi artisti, pesi massimi della chitarra, che hanno fatto della cultura musicale e della ricerca il loro leit-motiv. Questo sara’ l’ ultimo tour prima dell’ uscita del nuovo album a cui Mannarino sta attualmente lavorando.07-LUG-13 16:35
NNN
suonava cosi’ “chi entra nella giungla delle 6 corde non ne esce
vivo”.
Ad accompagnarlo sul palco grandi artisti, pesi massimi della chitarra, che hanno fatto della cultura musicale e della ricerca il loro leit-motiv. Questo sara’ l’ ultimo tour prima dell’ uscita del nuovo album a cui Mannarino sta attualmente lavorando.07-LUG-13 16:35
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