Salta dal decreto sviluppo la norma sui diritti di superficie delle spiagge. Governo e relatori alla Camera hanno infatti accolto alcuni emendamenti soppressivi della norma che portava a 20 anni il diritto di superficie sugli arenili. La materia potrebbe essere affrontata in un altro provvedimento.
Un altro emendamento prevede invece quaranta punti in più in graduatoria per gli insegnati residenti nella provincia della scuola nella quale chiedono di lavorare. La modifica, proposta dalla Lega Nord è pensata per mettere al riparo gli insegnanti del nord dalla “concorrenza” dei loro colleghi meridionali. L’emendamento ha spaccato la maggioranza: il governo non ha dato parere favorevole ma si è rimesso alla decisione dell’aula. L’emendamento riporta all’ordine del giorno la ‘querelle’ sui troppi insegnanti meridionali presenti al Nord e sulle graduatorie provinciali. L’emendamento, ha come prima firma quella di Paola Goisis, capogruppo della Lega in commissione Cultura, ed è supportata da tutti i componenti del Carroccio delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, quelle che esaminano nel merito il decreto sviluppo. La proposta chiede che dal prossimo anno scolastico, cioé il 2011-2012 nelle graduatorie ad esaurimento verranno assegnati i punteggi per titoli seguendo l’attuale legge: a essi si aggiungeranno “ulteriori 40 punti per la permanenza nella provincia di appartenenza”. Per chi nel frattempo ha chiesto un trasferimento non ci saranno problemi; essi potranno infatti chiedere la revoca del trasferimento, ottenendo i 40 punti di bonus. Stamattina i due relatori, Giuseppe Marinello del Pdl e Maurizio Fugatti della Lega, hanno dato i pareri sugli emendamenti presentati. Giunti all’emendamento Goisis non si sono espressi, rimettendosi alle decisioni della Commissione, anche se Marinello ha espresso “dubbi sulla Costituzionalità” della proposta di modifica. Il Governo, con il sottosegretario Alberto Giorgetti, ha dato parere conforme a quello dei relatori. A difesa della proposta del Carroccio è insorto Massimo Polledri che ha espresso “stupore” per i “dubbi” di Marinello. “I profili di costituzionalità – ha rilevato – vengono vagliati dalla presidenza, e se l’emendamento è stato ammesso vuol dire che è costituzionale”. Né Marinello, né il sottosegretario né alcuno della maggioranza ha replicato.
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