C’è di tutto: magia, avventura, fantasmi e anche creature mitologiche nel nuovo fantasy destinato a far parlare anche perché a scriverlo è un diciottenne appassionato, come molti adolescenti, di videogames e giochi di ruolo. Si chiama Alessandro Cavallari lo studente romano all’ultimo anno del liceo scientifico che, per esorcizzare la paura dell’esame di maturità imminente, ha scritto ‘Figli delle ombre’.
Il libro – che rispetta il meglio della letteratura del genere mettendo insieme magia, avventura e creature mitologiche – racconta di quando, secoli or sono, nella fantastica terra di Modred, dal nome del personaggio che combatte re Artù nella battaglia di Camlann, due fazioni di divinità si scontrarono: l’una animata dal bisogno di preservare l’ordine del mondo, l’altra dal desiderio di supremazia. La giustizia prevale e l’oscurità viene scacciata, dando inizio ad un’era di pace. Ma le cose stanno per cambiare.
Nella buia cella dei sotterranei di un’arena avviene l’incontro tra quattro particolarissimi individui: Timaru’n, un fantasma senza memoria, Garovir, uno scheletro potente ed arrogante, Lisendrius, un bislacco brigante elfo, ed Edrin, un giovane marchiato da un’oscura maledizione.
Insieme cercheranno di opporsi al loro destino di morte, avvicinandosi tuttavia ad un progetto che va al di là della loro comprensione e che permetterà lentamente ai loro lati più oscuri di emergere.
Si tratta, dunque, come dimostra la trama, di un fantasy (168 pagine) con tutte le caratteristiche per piacere ad un pubblico giovane, appassionato di trame intricate, ambienti oscuri, figure mitologiche, magia e morte.
Il volume, pubblicato dalla casa editrice LEPISMA Edizioni (dal nome di quell’animaletto a forma di chicco di riso allungato che si trova spesso tra le pagine dei vecchi libri perché si nutre di cellulosa) sarà presentato a Roma venerdì 24 maggio nella saladella Biblioteca del ministero dell’Agricoltura.