Quattro novembre 1966. All’alba di quel venerdì di 50 anni fa, Firenze viene invasa dalle acque dell’Arno che straripa a seguito di un’eccezionale ondata di maltempo che aveva flagellato il territorio ininterrottamente dalla fine di ottobre. Gli abitanti avevano sorvegliato il livello del fiume, ma senza eccessiva preoccupazione dato che le piene dell’Arno, del Bisenzio, dell’Ombrone pistoiese e degli altri corsi d’acqua erano per tutti un “classico d’autunno”. Si stavano preparando invece a trascorrere in casa il 4 novembre, anniversario della vittoria nella prima guerra mondiale, allora festa nazionale. Le vittime dell’alluvione furono relativamente poche (nell’ordine di qualche decina, ma il numero esatto non è mai stato dato) anche per questa casualità: nessuno può dire cosa sarebbe accaduto se le acque avessero sorpreso i fiorentini che andavano al lavoro o i contadini all’opera nei campi in un giorno feriale. In ogni caso, l’esondazione dell’Arno in quella data fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, e causò forti danni non solo ala capoluogo toscano, ma anche in gran parte della regione e, più in generale, in tutto il Paese. Evento che a Firenze vide un funzionario del Viminale Aldo Buoncristiano, già noto per avere gestito altre situazioni difficili subito dopo la guerra, dare prova di eccellenza anche nella gestione di questa grande emergenza, attraverso la mobilitazione dell’esercito per il rifornimento idrico della città e la polizia stradale per garantire la sicurezza della circolazione, allestendo anche vetture cuccette nello scalo di Campo di Marte e mense nelle caserme per accogliere il gran flusso di volontari giunti da tutte la parti d’Italia e del mondo. Ma è negli anni successivi al 1966, quando diventa prefetto della città che Buoncristiano riesce ad ottenere il finanziamento per mettere in sicurezza Firenze e i suoi abitanti da successive alluvioni scavando il letto dell’Arno in centro città in modo da aumentare la portata di acqua del fiume. Una scelta tecnica che avrebbe garantito sicurezza alla città e agli stessi fiorentini. Il 19 ottobre, a dieci anni dalla sua morte, ad Aldo Buoncristiano, che fu prefetto di Firenze dal 1973 al 1977, è stato intitolato un largo tra Piazza Taddeo Gaddi e via Giovanni Antonio Sogliani, un luogo che si affaccia simbolicamente proprio sull’Arno.
Tornando a quel 4 novembre di mezzo secolo fa, sono le 4 del mattino quando le acque dell’Arno invadono il Lungarno Benvenuto Cellini e sommergono una larga parte dell’Oltrarno storico, i quartieri di San Niccolò, Santo Spirito, San Frediano, l’Isolotto e San Bartolo a Cintoia. Poi il fiume prosegue la sua corsa con una furia devastante, una furia che viene registrata e trasmessa in diretta radio calando un microfono fuori dalla finestra. Fu così che in tutto in Paese ci si poté rendere conto di cosa stava accadendo per le strade di Firenze. Alle 09.00 le acque limacciose dell’Arno irrompono in piazza del Duomo e contemporaneamente raggiungono i primi piani delle abitazioni. L’acqua ricoprirà e devasterà tutto quello che trova fino a un’altezza di 6 metri, come dimostrano alcuni segni indelebili sui muri.
Piazza della Signoria
A distanza di mezzo secolo da quel venerdì, quest’anno nella stessa data – il 4 novembre, ancora una volta di venerdì – Firenze ricorda quell’evento con una serie di celebrazioni: tre giorni intensi, pieni di iniziative. Il 4 novembre la giornata inizierà col raduno delle forze armate in piazza dell’Unità d’Italia per poi proseguire con il Consiglio comunale straordinario dalle 9 alle 13. Alle 11.30 verrà tenuta una messa in Santa Croce celebrata personalmente dal cardinale, Giuseppe Betori, uno degli illustri angeli del fango, che all’epoca presto volontariamente assistenza alle persone colpite. Alle 15 arriverà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che dopo la partecipazione alla cerimonia di ricollocazione del restauro della ‘Ultima cena’ di Vasari in Santa Croce visiterà il quotidiano ‘La Nazione’.
Sono previste nel pomeriggio anche le proiezioni del video di ‘Italiasicura’ per fare il punto sugli interventi contro il dissesto idrogeologico da parte del governo e di due documentari di Sky Arte Hd, ‘Firenze novembre 1966’ di Mario Carbone, restaurato per l’occasione, e dell’inedito ‘Firenze ’66- Dopo l’alluvione’. Il 5 novembre, a cura di ‘Italiasicura’ verrà presentato il piano ‘Arno sicuro’, mentre il giorno successivo, il 6, ci sarà ancor maggiore spazio per gli angeli del fango all’interno della giornata del volontariato organizzata tradizionalmente dalla Regione Toscana. “Praticamente si tratta di una settimana di incontri, di manifestazioni, di cerimonie dedicate a quel tragico evento del 4 novembre 1966, al ricordo, ma rivolte anche al ringraziamento dei tanti angeli del fango: ci auguriamo che verranno a centinaia e centinaia”, ha chiarito il sindaco Nardella. “La presenza del capo dello Stato il 4 novembre- ha aggiunto- ci onora”. L’invito alla partecipazione è rivolto a tutti i fiorentini, “soprattutto il 4 novembre, quando le celebrazioni si apriranno col ritrovo degli angeli del fango a palazzo Vecchio e si chiuderanno con una bellissima fiaccolata da San Miniato a piazza Santa Croce, proprio come avvenne a un anno di distanza, il 4 novembre del 1967”.
I volontari che aiutarono a salvare il patrimonio artistico e culturale di Firenze in queste giornate potranno visitare gratuitamente i musei comunali e viaggeranno senza dover pagare il biglietto sui mezzi Ataf. Contemporaneamente, saranno esentati dal pagamento della tassa di soggiorno. Sul fronte della Regione Toscana, la vicepresidente Monica Barni ha posto l’accento sul 6 novembre, la giornata del volontariato: “Servirà a costruire un legame ancora più solido- ha detto- fra la protezione civile e il volontariato. Sono passati tanti anni, in questo periodo si è capito quanto sia importante la formazione dei volontari”.
A.B.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy