”Leggo che le mie parole sono state male interpretate, non ho detto che il Governo deve fare scelte impopolari, ho detto e lo sottolineo, che il Governo deve fare scelte coraggiose, in primo luogo in materia fiscale”: cosi’ il ministro Roberto Maroni ha precisato il suo pensiero sulla riforma che vuole Tremonti. ”Ho detto e lo ripeto – ha aggiunto il ministro dell’Interno – che il Governo deve avere coraggio. E lo puo’ fare mettendo mano subito alla riforma fiscale anche se il momento e’ difficile, trovando le risorse finanziarie per le necessarie coperture”.
“Mia nonna diceva che uno sberlone fa male ma a volte ti fa rinsavire, prendere coscienza e aprire gli occhi” così il ministro Maroni ha replicato a chi gli chiedeva se il ceffone ricevuto con l’esito del referendum possa frenare il cammino delle riforme. “Soprattutto – ha aggiunto – come diceva Calderoli, non vogliamo, dopo due sberle, che si realizzi il proverbio: non c’é due senza tre”. La Lega punta tutto sulla possibile riforma del fisco, “inderogabile” persino secondo la Padania.E prepara le richieste per Pontida.Nel frattempo in discussione c’è la proposta di Tremonti di riformare il sistema con tre aliquote Irpef. “Credo che sia giusto un sistema” ribadisceTremonti parlando all’assemblea di Confartigianato. Secondo Tremonti, inoltre, con una base imponibile ampia “le aliquote più basse possibili sono il miglior investimento per ridurre l’evasione fiscale”. Tremonti ha aggiunto inoltre che “é possibile ridurre il nostro sistema fiscale a 5 imposte”. A suo avviso, infatti, è possibile unificare e accorpare le imposte per arrivare ad un catalogo dei tributi che preveda cinque imposte.”C’é un enorme bacino da cui derivare risorse per fare la riforma fiscale e correggere l’andamento della finanza pubblica”.”Gli assegni vanno tolti a quelli che hanno il gippone”, ha sintetizzato il ministro. “Nella spesa fiscale c’é un enorme catalogo di voci e regimi di favore, ci sono 471 voci di esenzioni che vangono in totale 150 miliardi in totale, si tratta di un magazzino da rivedere”. Per fare la riforma “è fondamentale che la classe politica dia l’esempio: ci sono molti costi della politica che vanno ridotti”: ha aggiunto il ministro lanciando anche il monito “meno aerei blu e più Alitalia”. Tremonti ha auspicato che “gli incarichi pubblici siano remunerati secondo la media europea”. Per rilanciare la produttività servono contratti un po’ più aziendali. “Credo che contratti un po’ più aziendali e meno generali siano la via giusta per la produttività” ha detto ancora. I soldi per fare la riforma fiscale “bastano e avanzano” commenta il segretario generale della Uil Luigi Angeletti che, commentando l’intervento di Giulio Tremonti all’assemblea di Confartigianato, chiede di “far seguire nei fatti ciò che ha detto il ministro”. Secondo Angeletti, per fare la riforma “i soldi si possono trovare” recuperando risorse dalla lotta all’evasione fiscale e attraverso il taglio dei costi della politica. “I soldi bastano e avanzano”, ha concluso. Nel frattempo, si è in attesa del dibattito al Senato sulla verifica che si terrà martedì 21.
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