Oggi a Palazzo Reale di Milano è stata inaugurata la mostra “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”, che sarà ospitata fino all’ 8 settembre, presentando complessivamente un totale di 122 opere . Un susseguirsi di opere esemplari frutto della genialità artistica, nonché misteriosa, di esistenze alquanto tormentate, segnate da una vena malinconica ripercorribile in quasi tutti i quadri di questi nomi della pittura internazionale.
Qui si riscoprono le donne di Modigliani, i loro inconfondibili colli lunghi ed eleganti, come i ritratti della moglie Jeannette Hebuterne, e l’amica Beatrice Hastings con i suoi capelli corti, nascosti nei più svariati cappelli. Chaim Soutine, ed i suoi ritratti maschili, o le sue angoscianti carcasse, la più famosa “carcass of beef”. Spicca tra tutte le sue 19 opere presenti alla mostra, “Scalinata rossa a Cagnes” pennellate folli dal tratto e dal colore affascinante. Seguono senza sosta, i dipinti di Andre’ Derain con le sue “grandi bagnanti” che apre la mostra, Maurice de Vlamink con le sue immagini “aranciate” come “Paysage de banlieue”, i quadri del periodo bianco di Maurice Utrillo, Suzanne Valadon. Le nature morte di Aron Dejez, o la sua celestiale “Tiberias”. E poi a seguire Celso Lagar-Arroyo, Eugene Ebiche, Gabriel Fournier; e ancora Henri Epstein, Henry Hayden, Isaac Antcher, Jan Waclaw ZawadowskL Jean Hellion, Leon Sola’, Michel Kokoine, Pochus Kremegne, Zigmund Landau. Alla mostra di Palazzo Reale troveremo un quadro del nostro amico italiano Renato Paresce, vissuto anche lui, come Modiglioni, molti anni a Parigi.
Sono pezzi di storia dell’arte, unici che possiamo rivivere grazie alla collezione di un grande appassionato Jonas Netter rappresentante di alcune gallerie, che pur non avendo molte possibilità economiche, ha sempre comprato instancabilmente opere a prezzi irrisori. Le stesse che adesso sono capolavori della pittura internazionale. Pittori maledetti stilisticamente diversi, ma nei loro lavori si riscontra un amalgama comune di effetti a volte indesiderati, seppur affascinanti; ben strutturati e di gran gusto, con audaci cromature espressionistiche, accompagnate da evidenti alterazioni della forma per pura suggestione pittorica. Un’esperienza visiva da non lasciarsi scappare.
F.C.