Battuto per un voto ieri alla Camera, sull’articolo 1 del rendiconto di bilancio, oggi il Governo è nel caos. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferirà sulla situazione politica complessiva domani mattina alle 11 in Aula alla Camera.
Berlusconi, ha riferito Fabrizio Cicchitto, chiederà sulle sue comunicazioni la fiducia, che sarà votata venerdì. Ed è proprio il Presidente Napolitano, a chiedere una «risposta credibile»anche per «capire se la maggioranza è in grado di operare. Questo pomeriggio ha ricevuto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, al quale l’opposizione aveva chiesto di esporre al Presidente della Repubblica le ragioni che rendono politicamente complesso il superamento della situazione determinatasi a seguito del voto contrario all’ art. 1 del rendiconto generale dell’ Amministrazione dello Stato’. Il Capo dello Stato, si legge in una nota, ” ha espresso la convinzione che tocchi al Presidente del Consiglio indicare alla Camera nell’ annunciato intervento di domani la soluzione che possa correttamente condurre alla dovuta approvazione da parte del Parlamento del rendiconto e dell’ assestamento. Sulla sostenibilita’ di tale soluzione sono competenti a pronunciarsi le Camere e i loro presidenti”.
«Finora – aveva detto il Presidente Napolitano questa mattina – ho preso imparzialmente atto della convinzione espressa dal governo e dai rappresentanti dei gruppi parlamentari che lo sostengono circa la solidità della maggioranza che attraverso reiterati voti di fiducia ha confermato il suo appoggio all’ attuale esecutivo. Ma la mancata approvazione, da parte della Camera, dell’ articolo 1 del Rendiconto Generale dell’ Amministrazione dello Stato, e, negli ultimi tempi, l’innegabile manifestarsi di acute tensioni in seno al governo e alla coalizione, con le conseguenti incertezze nell’ adozione di decisioni dovute o annunciate, suscitano interrogativi e preoccupazioni i cui riflessi istituzionali non possono sfuggire. La questione che si pone è’ se la maggioranza di governo ricompostasi nel giugno scorso con l’ apporto di un nuovo gruppo sia in grado di operare con la costante coesione necessaria per garantire adempimenti imprescindibili come l’ insieme delle decisioni di bilancio e soluzioni adeguate per i problemi più urgenti del paese, anche in rapporto agli impegni e obblighi europei. E’ ai soggetti che ne sono costituzionalmente responsabili, Presidente del Consiglio e Parlamento, che spetta una risposta credibile».
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