AltaRoma, teatro di stile e raffinatezza, ha potuto contare anche quest’anno sulla presenza di due big dell’alta moda internazionale: Jack Guisso e Rami Al Ali.
Due arabi, due vite vissute alla ricerca continua dell’affermazione in un mondo fatto di chiacchere e lustrini che troppo spesso illude. Due creativi innanzitutto, due uomini che ce l’hanno fatta e che con i loro abiti incantano facendoci sognare ad occhi aperti.
E proprio un’atmosfera magica e da sogno caratterizza le sfilate dei due stilisti. Guisso, tra tulle, mussola, pizzi e trasparenze, porta sulla passerella una donna sospesa tra passato e presente, costruita ispirandosi alle forme architettoniche senza però perdere di vista le esigenze della vita moderna. Forme morbide, giochi animalier e di paillettes, colori audaci, fianchi e vita in evidenza, disegnano una donna affascinante e mai volgare che non rinuncia alla sua femminilità. Rami invece omaggia Roma. Con una collezione ispirata ai monumenti della Città eterna, lo stilista siriano spazia con i colori e le forme, viaggiando dall’alba al tramonto, tra le vie che rendono unica la Capitale. Dall’oro al bianco sporco, al beige, fino all’esplosione delle tonalità più forti del viola e del rosso, del marrone opulento e del nero, la donna di Rami è un capolavoro. Tessuti preziosi e luminosi avvolgono il suo corpo rendendolo simile a quello di una dea dell’antichità. Mistero, fascino e sensualità definiscono il quadro in cui la donna è attenta ai dettagli senza essere mai rigida, anzi. E’ una donna che si lascia trascinare facilmente in un sogno purchè sia l’unica protagonista.
Bravissimi dunque, grazie a voi l’AltaModa a Roma torna a sognare e a far sognare il suo pubblico.
Mariaconcetta Sambataro
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