Il killer sbaglia bersaglio e la camorra gli abbassa lo stipendio. Era di ieri la notizia dell’arresto di quattro esponenti del clan camorristico Ascione-Papale per l’omicidio di Salvatore Barbaro, ucciso nel 2009 perchè scambiato per un affiliato del clan rivale Birra-Iacomino.
Il giovane cantante di Ercolano non aveva alcun legame con la criminalità organizzata ma aveva lo stesso modello di automobile della vittima predestinata dell’agguato e questo gli era costato la vita. Il bersaglio del killer era infatti il soprannominato «mutanda ‘e fierro».
Secondo una collaboratrice di giustizia, il mandante, il boss Natale Saurino aveva concordato con i killer un pagamento di tremila euro ma poichè sbagliarono bersaglio, ne ricevettero solo 800. Perchè criminale sì, ma mica scemo. E pure magnanimo, se teniamo presente che avrebbe potuto ammazzare pure i killer e non sborsare neanche il rimborso spese.
P.M.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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