Antonella leardi, la mamma di Ciro Esposito
E’ una città addolorata e affranta quella che dà l’estremo saluto a Ciro Esposito, il tifoso del Napoli deceduto all’alba di giovedì dopo oltre 50 giorni di agonia. Migliaia le persone che hanno assistito alla funzione, celebrata con rito evangelico, in piazza Grandi Eventi a Scampia, ribattezzata dai tifosi “piazza Ciro Esposito” con tanto di targa. Tra i presenti l’intera famiglia del ragazzo, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, in rappresentanza del governo, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis,e anche lui: Genny ‘a carogna, al secolo Gennaro De Tommaso, il protagonista assoluto dell’assurda notte dell’Olimpico.
Tifosi del Napoli inneggiano a Ciro
La città partenopea, listata a lutto, ha fatto sentire tutto il suo calore agli Esposito sin da giovedì quando è stata allestita la camera ardente. Centinaia di tifosi indossavano magliette nere con la scritta “Ciro un eroe“, intonando il coro “Ciro uno di noi“. Nei giorni scorsi, la madre della vittima, Antonella Leardi, aveva, infatti, sottolineato come il figlio fosse stato decisivo nell’aiutare i tifosi azzurri aggrediti nei pressi dello stadio. Difatti, tra le corone di fiori, una è quella del Club Napoli Milano Partenopea, gruppo di tifosi che – secondo le ricostruzioni fatte fino a oggi – furono assaliti a Tor di Quinto. I tifosi hanno portato a spalla il feretro, ricoperto dalle sciarpe del Napoli Calcio sino a piazza Grandi Eventi, attraversando il quartiere di Scampia tra ali di folla commossa. Moltissime le persone in lacrime. Davanti al carro, scortato dalla Polizia Municipale di Napoli, palloncini e striscioni. Presenti anche delegazioni delle tifoserie di Genoa, Catania, Siena, Lazio, Fiorentina e Borussia Dortmund.
Anche la famiglia Sandri a salutare Ciro
Il sindaco De Magistris rilancia con forza l’appello fatto nei giorni scorsi dei famigliari della vittima: “Paghi anche chi non ha garantito l’ordine pubblico, perché l’ordine pubblico quel giorno a Roma non ha funzionato“.
Gioacchino Alfano lancia un auspicio: “Possiamo cambiare tutti per Ciro – ha detto – . Lo dobbiamo allo sport, ma soprattutto a Ciro“.
Il presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis, ha sottolineato con forza che: “Quella sera del 3 maggio Ciro era già morto, perché era morto il calcio e lui lo rappresentava venendo a Roma, difendendo un pullman pieno di bambini e di famiglie“.
Simona, la fidanzata di Ciro, riceve conforto da Antonella Leardi
“Basta con la violenza perché così Ciro lo uccidete due volte“, così Simona, la fidanzata di Ciro.
Toccanti le parole del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe: “Quando muore un giovane di 30 anni, muore sempre una parte della città, perche’ viene a mancare un tratto della sua giovinezza. E quando una vita, come quella di Ciro Esposito, è recisa dalla violenza ciò che resta è un dolore cupo che sembra sbarrare le porte a ogni tipo di speranza. Napoli porta ancora una volta il segno di una tragedia. Per antica e amara consuetudine a noi, come comunità cittadina, tocca sempre imparare dalle tragedie“.
Una città intera si sta stringendo intorno al suo eroe. Sperando di non doverne più acclamare di nuovi.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy