“Il sistema di accoglienza per i migranti è al collasso, non abbiamo più luoghi dove portarli e le popolazioni locali sono indispettite dal continuo arrivo di stranieri”. La denuncia è del direttore centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto.
I numeri parlano chiaro: da gennaio ad oggi sono sbarcati 25mila migranti, più della metà di quelli giunti nell’intero 2013, quando furono 43mila. Il 90% è partito dalla Libia. Sono cifre, ha aggiunto Pinto ascoltato in audizione dalle commissioni Difesa ed Esteri riunite del Senato, “in linea con quelle del 2011, l’anno delle cosiddette primavere arabe, quando arrivarono 63mila migranti”. Ma non è tutto, perché un altro pericolo incombe: ci sono almeno 800mila persone pronte a partire dall’Africa verso l’Europa.
«Attraverso la Libia – ha spiegato Pinto – giunge l’universo mondo. In quel Paese c’è la percezione di assoluta mancanza di controllo e rischiamo in prospettiva di vedere aumentare sensibilmente il numero di clandestini. In Libia non c’è un primo ministro, non c’è alcuna compagine governativa, non ci sono ministri. Ci sono clan, due in questo momento, che hanno il controllo: uno di area moderata, l’altro estremista supportato dal Qatar. I rappresentanti nominati dell’Assemblea sono alle dipendenze delle tribù che controllano il territorio. Non abbiamo di fronte – ha lamentato il dirigente del Viminale – un Governo col quale instaurare una dialettica, mancano interlocutori, possiamo dare tutti gli aiuti che vogliono, ma poi potrebbero essere usati in maniera negativa, non per le finalità stabilite».
Intanto ieri a palazzo Chigi si è tenuto un vertice dedicato all’emergenza immigrazione e all’analisi del progetto Mare Nostrum messo a punto per gestire il momento di crisi. All’incontro presieduto dal premier Matteo Renzi, hanno partecipato Angelino Alfano, ministro dell’Interno, i ministri di Esteri e Difesa, Federica Mogherini e Roberta Pinotti, il sottosegretario con delega all’intelligence Marco Minniti ed il capo della polizia, Alessandro Pansa.
“Il Viminale sta pensando ad un piano di accoglienza per 50 mila migranti, perché i 16 mila posti dello Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) non sono sufficienti”
ha detto ancora il direttore centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto,. Ma l’Italia da sola non ce la fa. Europa ed Onu devono sostenere lo sforzo messo in campo dai mezzi di Marina Militare, Guardia Costiera, Guardia di Finanza ed Aeronautica Militare per evitare altre tragedie come quella dello scorso 3 ottobre nelle acque di Lampedusa quando morirono oltre 300 persone. Questo il primo dato emerso dalla riunione. La missione Mare Nostrum, partita sei mesi fa, costa 300mila euro al giorno, 9 milioni al mese ed è «un’operazione a tempo, non a tempo indeterminato», ha ammonito il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Nel vertice è stata però anche sottolineata la «positiva azione di contrasto della criminalità organizzata che ha portato all’arresto di 207 scafisti» e al «salvataggio di vite umane».
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