La Turchia festeggia i 90 anni della sua Repubblica con l’inaugurazione del tunnel ferroviario sul Bosforo che collegherà la zona europea di Istanbul con la parte asiatica.
La data di oggi per l’inaugurazione di questo importante collegamento tra i due continenti è stata scelta per celebrare anche i novanta anni della Repubblica, istituita nel 1923 dopo l’ abolizione del sultanato, che ha contribuito a fare della
Turchia una delle nazioni più moderne della regione grazie all’ operato del suo primo presidente, il leader dei Giovani Turchi, Mustafa Kemal.
Turchia una delle nazioni più moderne della regione grazie all’ operato del suo primo presidente, il leader dei Giovani Turchi, Mustafa Kemal.
Costato tre miliardi di euro, il tunnel lungo 13,6 chilometri ha una parte sommersa a 60 metri sotto il livello del mare e rientra nel progetto Marmaray, che include anche un aumento delle linee di treni suburbani in superficie.
L’ idea del collegamento fra i due Continenti risale al sultano ottomano Abdoul Medjid nel 1860, ma i mezzi tecnici a disposizione all’ epoca non consetivano di imbarcarsi in un simile progetto. Negli anni ottanta l’ ipotesi tornò in auge
e furono effettuati i primi studi di fattibilità, ma solo nel 2004 l’ attuale primo ministro Recep Tayyip Erdogan, ex sindaco di Istanbul, ha avviato il piano di realizzazione. I lavori del tunnel si sono protratti oltre il previsto anche a causa del ritrovamento di decine di migliaia di oggetti archeologici, fra cui i resti di 30 navi bizantine.
All’ inaugurazione ha partecipato anche il primo ministro giapponese Shinzo Abe, visto che la Banca giapponese per la cooperazione internazionale è stata la principale finanziatrice del progetto con un contributo di 735 milioni di dollari.
e furono effettuati i primi studi di fattibilità, ma solo nel 2004 l’ attuale primo ministro Recep Tayyip Erdogan, ex sindaco di Istanbul, ha avviato il piano di realizzazione. I lavori del tunnel si sono protratti oltre il previsto anche a causa del ritrovamento di decine di migliaia di oggetti archeologici, fra cui i resti di 30 navi bizantine.
All’ inaugurazione ha partecipato anche il primo ministro giapponese Shinzo Abe, visto che la Banca giapponese per la cooperazione internazionale è stata la principale finanziatrice del progetto con un contributo di 735 milioni di dollari.