Un calcio al razzismo e uno al pallone. A cominciare da questa sera, quando i giocatori della Lazio, prima di scendere sul campo dell’Olimpico per giocare contro l’Udinese, indosseranno una maglia-slogan con impresso il messaggio scelto dai tifosi via Face-book.
La squadra scenderà in campo scortata da bambini di colore. Niente tifosi alla curva Nord, che rimane chiusa dopo che la corte di giustizia della Figc ha respinto il ricorso presentato dalla società di Lotito a seguito dei cori razzisti di ultrà biancocelesti contro i giocatori di colore della Juventus durante la Supercoppa di domenica 18 agosto. La Lazio aveva preso l’iniziativa di giocare con una maglia contro il razzismo, a proseguimento d una battaglia di civiltà che la società è costretta a combattere da tempo, come testimoniano le due partite a porte chiuse nella scorsa Europa League. I tifosi della Curva hanno confermato il presidio, si ritroveranno fuori dal settore. Hanno scritto in un comunicato: «Ci riuniremo in massa nel piazzale sotto la Nord e sosterremo la nostra Lazio come ogni domenica. Chi vuole sa dove trovarci, la nostra casa è la Curva Nord», è stato scritto in un nuovo comunicato.
Appelli e contrappelli. Il ministro per l’ Integrazione, Cecile Kyenge, auspica che «siano banditi gli atteggiamenti razzisti e xenofobi e che tutti gli attori coinvolti facciano squadra per debellare questo cancro. Purtroppo i nostri stadi – ha detto – sono stati spesso protagonisti di episodi di razzismo e gesti che poco hanno a che vedere con lo spirito che accompagna la grande maggioranza dei tifosi».
Appelli e contrappelli. Il ministro per l’ Integrazione, Cecile Kyenge, auspica che «siano banditi gli atteggiamenti razzisti e xenofobi e che tutti gli attori coinvolti facciano squadra per debellare questo cancro. Purtroppo i nostri stadi – ha detto – sono stati spesso protagonisti di episodi di razzismo e gesti che poco hanno a che vedere con lo spirito che accompagna la grande maggioranza dei tifosi».