Con ordinanza depositata ieri l’ufficio centrale della Cassazione ha dato il via libera -per quanto di sua competenza- al quesito referendario per l’abolizione della quota maggioritaria del ‘Rosatellum’, proposto da otto consigli regionali guidati dalla Lega e dal Centrodestra. Adesso gli atti passano alla Consulta.
La proposta di referendum era stata stata avanzata da una delegazione della Lega, guidata da Roberto Calderoli (autore del Porcellum, la legge elettorale precedente a quella attuale) e dai Consigli regionali di Veneto, Sardegna, Lombardia, Friuli, Piemonte, Abruzzo, Liguria e Basilicata. Il loro obiettivo è togliere la parte proporzionale del Rosatellum (l’attuale sistema elettorale) che passerebbe a un sistema maggioritario puro, come più volte richiesto dal leader del Carroccio Matteo Salvini.
Successivamente dalla Corte di Cassazione aveva inviato la richiesta dell’integrazione del quesito referendario per “una questione formale”. Gli otto Consigli regionali che hanno chiesto la consultazione per rendere un maggioritario puro il Rosatellum vi hanno provveduto prima della scadenza, l’8 novembre. Nello specifico l’integrazione richiesta è consistita nella formulazione integrale dei testi delle disposizioni di cui si chiedeva l’abrogazione. E’ stato stabilito inoltre che il quesito dovesse portare la dicitura: “Abolizione del metodo proporzionale nell’attribuzione dei seggi in collegi plurinominali, nel sistema elettorale della Camera dei Deputati e nel Senato della Repubblica”.
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