Solo uno squilibrato o l’ennesimo soldatino caricato a molla e sospinto verso un’esplosione di violenza da una propaganda estremista? Ancora non si sa quello che ha spinto un ragazzo di 19 anni a pugnalare a morte una donna di 60 anni e a ferire altri 5 passanti nei pressi di Russell square, in pieno centro di Londra. Immobilizzato rapidamente con un taser rapidamente dalla polizia che è accorsa sul luogo, il ragazzo è stato preso in custodia dagli agenti e condotto in ospedale.
L’allusione al fatto che il ragazzo fosse deviato mentalmente, “Le prime indicazioni suggeriscono che la salute mentale (dell’aggressore) sia un fattore significativo in questo caso ed è questa una delle linee maggiori delle indagini” ha affermato infatti il capo della polizia di Londra, Mark Rowley, non solleva di certo i dubbi che questo gesto inspiegabile ed assurdo sia solo l’ennesimo attacco terroristico volto a sconvolgere la nostra quotidianità, a seminare la paura tra le strade che percorriamo tutti i giorni.
E comunque, una cosa non escluda l’altra: “A questo punto dobbiamo mantenere ampie vedute riguardo al movente e di conseguenza il terrorismo rimane una delle linee di indagine che dobbiamo esaminare” ha concluso Rowley.
Troppe infatte le similitudini con l’attacco dello scorso dicembre alla metropolitana di Leytonstone, dove Muhiddin Mire, 30enne britannico ma di origini somale che accoltellò un passeggero. Anche in quel caso, furono riscontrate fragilità mentali ma la polizia scoprì che tali fragilità erano state abilmente guidate verso la violenza dai video di propaganda dell’Isis. Mire è stato condannato all’ergastolo ma tra otto anni potrebbe chiedere la libertà su cauzione.
Intanto il sindaco di Londra, Sadiq Khan cerca di controllare il caos esortando “tutti i londinesi a restare calmi e vigili”. “Vi prego di riferire ogni cosa sospetta alla polizia. Tutti noi abbiamo un ruolo vitale da giocare come occhi e orecchie dei nostri servizi di polizia e di sicurezza per fare in modo che londra sia protetta”, ha commentato il sindaco.
Se già la città aveva registrato una stretta sulla sicurezza, con il rafforzamento della presenza di agenti armati nelle strade (passati da 600 a 2800 unità), ora ci si aspetta un’ulteriore giro di vite. “Ho parlato con il commissario e il vice commissario, mi hanno assicurato che le nostre forze di polizia stanno lavorando molto duramente per indagare su quanto accaduto e per fare in modo che tutti noi possiamo sentirci al sicuro” ha continuato Khan, per il quale “la sicurezza è la priorità numero uno”.
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