Mettete subito da parte la fantascienza e la domanda ricorrente se sul pianeta rosso ci sia o ci sia stata mai vita. Ad appurarlo ci pensa Perseverance, la navetta della Nasa, appena atterrata sul quarto pianeta del sistema solare, che per due anni avrà il compito di setacciare il suolo in cerca di tracce di una qualche forma vitale, raccogliendo campioni di roccia e polvere che saranno poi analizzati sulla Terra.
Il marziano in senso figurato, che ha il doppio senso – positivo, come individuo dalle doti eccezionali, oppure spregiativo, come persona fuori posto o che comunque vuole distinguersi dagli altri simili (mi sembra che quest’ultima interpretazione si addica meglio ai soggetti che andiamo a prendere i considerazione) – era secondo il garante dei Cinque Stelle, l’ex comico Beppe Grillo, colui che ha sempre dissentito da più o meno tutte le decisioni che vedevano la maggioranza politica favorevole a questa o quella scelta. Che fosse ambientale, che riguardasse il sistema economico oppure sociale, il NO categorico e irreversibile, cui contribuivano anche per il principio della democrazia partecipata gli iscritti alla piattaforma Rousseau, era assicurato .
Oggi invece è del tutto cambiata la musica del MoVimento, antipolitico solo a parole, quello che avrebbe dovuto aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno ma che poi non ne ha fatto nulla avendo scoperto che l’olio al suo interno fa parte dei beni preziosi da non sprecare. D’altronde non poteva essere altrimenti, mi riferisco al cambiamento d’opinione della maggioranza grillina, considerato lo sparigliamento delle carte operato da Matteo Renzi, che ha messo ko l’avvocato del popolo Giuseppe Conte ed ha obbligato il Capo dello Stato ad assegnare all’ex governatore della Bce Mario Draghi il compito di portare a termine questa faticosissima legislatura.
Il nuovo programma politico ha riscosso la fiducia dei Senatori come dei Deputati. Giusto l’opposizione si è tirata fuori, come precedentemente annunciato, e insieme a questa un manipolo di grillini duri e puri – in realtà più che un manipolo: 15 al Senato, 16 alla Camera cui vanno sommati 4 astenuti e 12 assenti -. Ricordiamoci che dietro di loro c’è il capopopolo dei dissidenti pentastellati, Alessandro Di Battista, e che il loro Statuto, all’articolo 11, recita che chi è espulso dai gruppi parlamentari lo è anche dal Movimento, e viceversa. Motivo per cui è verosimile ritenere che presto si costituirà un contro-MoVimento.
Ma nonostante l’orda dei ribelli che non hanno accolto l’invito di Mario Draghi a lavorare tutti uniti per il bene del Paese, né tantomeno hanno meditato più di tanto sull’opportunità di mantenersi la poltrona conquistata nel 2018 con un inspiegabile 33% di consenso elettorale, il comico genovese ieri sera ha voluto consegnare al suo blog, e quindi al mondo dei media, la sua ultima sentita e profonda riflessione per la quale si è ispirato all’atterraggio della sonda della Nasa:
“Oggi, alle 21:55 la sonda Perseverance atterrerà su Marte. Alla stessa ora, la Perseveranza atterrerà su un altro Pianeta. La Terra. Più precisamente alla Camera dei deputati. I Grillini non sono più marziani. I Grillini non sono più marziani.”
Ma gli attivisti, quelli che la scorsa settimana avevano organizzato il V-day anti-Draghi, si sono già mossi a sostegno degli espulsi attaccando: “E adesso cacciate anche noi”.
Altro che solo tensioni all’interno del MoVimento! La spaccatura ormai c’à e la scissione è sempre più vicina.
A.B.
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