La richiesta di arresto di Marco Milanese sarà votata dalla Camera a scrutinio segreto, con il voto elettronico. È questa l’indicazione comunicata dal presidente della Camera Gianfranco Fini ai capigruppo di Montecitorio. Respinta la richiesta del Pdl di votare con il sistema delle palline, per garantire meglio la segretezza del voto. Fini ha infatti ricordato che il regolamento prevede il ricorso alle palline solo quando si guasta il sistema elettronico.
Gianfranco Fini ha fatto anche appello al «senso di responsabilità di ciascun deputato e dei rappresentanti dei gruppi» a garantire la segretezza del voto sulla richiesta di arresto di Marco Milanese, che sarà votata domani in aula. Durante la conferenza dei capigruppo, Fini ha ricordato che «è diritto di ciascun deputato» vedere garantita la segretezza del voto, anche se «nessun marchingegno può impedire la volontà di rendere noto il proprio voto». Peraltro, ha aggiunto Fini, i deputati possono intervenire in aula con dichiarazioni di voto, anche nel caso di votazioni a scrutinio segreto, per dichiarare quale sarà il suo comportamento». Nel frattempo, il premier Silvio Berlusconisi è recato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.