Epilogo per l’operazione “Crimine” contro l’Ndrangheta. La Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Reggio Calabria ha emesso 14 ordinanze di custodia cautelare. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga.
Molti nomi, tra gli operanti nella zona compresa tra Gioiosa Ionica, Rosarno e Siderno, erano già noti agli uomini della Squadra Mobile, tra cui quello del boss Giuseppe Comisso, già condannato a 14 anni per associazione mafiosa.
Operazione “Crimine”. Nel 2009 erano state proprio le intercettazioni registrate nella lavanderia “Apegreen di Siderno” gestita da Comisso, a portare all’arresto di ben 300 persone legate ad esponenti dell’Ndrangheta ionico-reggina.
Secondo quanto ricostruito dal Servizio centrale operativo si tratta di un vero e proprio giro internazionale di droga, tra Belgio, Costa d’Avorio e Venezuela.
Recentemente Roma è stata al centro di fatti legati alla criminalità organizzata. Solo una decina di giorni fa, era il 13 gennaio, il Servizio Centrale Operativo (SCO) della Polizia di Stato, la Questura capitolina e la Guardia di Finanza hanno arrestato undici soggetti legati a ‘Ndrangheta e Camorra e sequestrato di beni per l’ammontare di ben 10 milioni.
I criminali, tra cui il cosiddetto “Re delle slot” Luigi Tancredi, gestivano un business delle lotterie e del gioco online.