Il fantasma della crisi di governo che fino all’alba si muoveva impalpabile a Palazzo Chigi, causa i dissapori tra Lega e Cinque Stelle dovuti in buona misura all’elezione di Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue, ma anche ai ripetuti ‘no’ che Salvini attribuisce non tanto al collega Di Maio quanto ad altri del MoVimento, sembra essere stato scacciato. O, forse, si è solo nascosto per ricomparire in altro momento.
Si affaccia però l’ipotesi di un rimpasto di ministri e sottosegretari, un ‘rimetter mano’ alla squadra di governo di cui si parla da tempo, ma finora mai andato in porto. La convinzione, tra i titolari di dicastero grillini, è che dopo aver fatto il passo indietro sul commissario Ue in quota leghista, Matteo Salvini alzi la posta, avanzando la richiesta di più caselle per sé. Una di quelle più a rischio sarebbe il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, a capo del quale è Danilo Toninelli. Ma dal leader del Carroccio è appena arrivata una dichiarazione che dovrebbe rincuorare gli animi del grillini e degli italiani che in questa quotidiana possono essere solo preoccupati spettatori: “Noi stiamo lavorando ai progetti e alle cose da fare, non alle poltrone”.
La manovra di rientro dall’ennesima ipotesi di crisi giallo-verde non è piaciuta al Pd: “Registro che la paura di votare e perdere le poltrone fa 90. Salvini e Di Maio sono davvero imbarazzanti, giocano con la vita degli Italiani e stiamo perdendo settimane in litigi, chiacchiere e minacce”, scrive Nicola Zingaretti sulla sua pagina Facebook. “Possono fare tutte le giravolte che vogliono ma il progettogialloverde è finito, produce paralisi e fa male all’Italia. C’è il buio più assoluto sulla manovra di bilancio dell’autunno. I problemi dell’ambiente del lavoro, dello sviluppo, delle imprese dei cassintegrati sono scomparsi -aggiunge il segretario del Pd-. Salvini deve riferire al Parlamento, e deve farlo al più presto non è accettabile che sul Ministro degli Interni gravino ombre sul tema della sicurezza nazionale. Continuiamo ad incalzarli e a preparare l’alternativa”.
Intanto è iniziato a Palazzo Chigi il vertice sulle autonomie con il premier Giuseppe Conte. Presente il vicepremier Luigi Di Maio e assente -a conferma di quanto annunciato ieri- l’altro vicepresidente, Matteo Salvini. Al tavolo ci sono inoltre i ministri Erika Stefani, Marco Bussetti, Alessandra Locatelli, Sergio Costa e Riccardo Fraccaro. Difficile che si arrivi oggi alla quadra.
A.B.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy