Oggi ad aiutare le donne e le bambine in difficoltà nel mondo sarà il web: è questa l’indicazione principale che scaturisce dalla Giornata internazionale Onu dedicata a questo drammatico problema. ‘Terre des Hommes ‘ presenta il quinto dossier sulle condizione della violenza dei minori in Italia ed invita il web a sostenere la lotta per la vita, l’istruzione, la libertà, la sanità e l’uguaglianza di genere a suon di hashtag #OrangeRevolution #indifesa ed attraverso la condivisione di un oggetto, uno slogan od un selfie di colore arancione.
“Perché il colore arancione? Oltre ad essere stato il colore che ha caratterizzato vari rivoluzioni – spiega Tdh – vuole essere un segnale di rottura degli stereotipi di genere, che impongono il rosa come colore delle bambine”.
La campagna a sostegno dei minori, in particolare di quelli di sesso femminile, ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica ed oggi, anche Palazzo Marino a Milano si colorerà di arancione in sostegno dell’iniziativa. Tanti i vip che dai loro profili social hanno aderito alla campagna, dalla top model Bianca Balti, alla cantante e coach di ‘Amici’ Emma Marrone, alla blogger Selvaggia Lucarelli.
Il rapporto di Save the Children: ogni 7 secondi si sposa una ragazza con meno di 15 anni. Cosa vuol dire essere una bambina o un’adolescente nel mondo? Quali i sono i posti che risultano meno propensi ad accogliere, proteggere e sostenere la sua componente femminile più fragile, quella delle minori? Se l’è chiesto Save The Children nel rapporto “Every Last Girl: free to live, free to learn, free from harm”.
Dall’indagine è emerso che il peggior posto in cui nascere femmina è il Niger, stato dell’Africa Occidentale mentre il migliore è la Svezia, seguita a ruota da altri due Paesi scandinavi, Finlandia e Norvegia. L’Italia si trova al decimo posto davanti a Spagna e alla Germania.
Ogni sette secondi una ragazza con meno di 15 anni si sposa, oltre un milione di ragazze diventano madri prima di compiere i 15 anni, mentre 70.000 ragazze tra i 15 e i 19 anni perdono la vita ogni anno per cause legate alla gravidanza e al parto.
Tra i peggiori anche il Ciad, la Repubblica Centrafricana, il Mali e la Somalia, cioè quei Paesi dove si registra un alto numero di ragazze molto giovani, anche meno di 15 anni d’età che vanno in sposa a uomini molto più grandi di loro, per tradizione sociale o costrette dalla povertà.In questo senso, il record lo detiene l’India con il 47% delle ragazze, più di 24,5 milioni, sposate prima di aver compiuto i 18 anni mentre gli Stati Uniti hanno un alto tasso di mortalità materna e scivolano in 32esima posizione.
Il dossier contiene la graduatoria dei Paesi dove bambine e ragazze hanno maggiori opportunità di crescita e di sviluppo, basata su 5 parametri: matrimoni precoci, numero di bambini per madri adolescenti, mortalità materna, completamento della scuola secondaria di primo grado e numero di donne in Parlamento. L’Italia ha gli stessi risultati della Svezia per quanto riguarda il numero di figli per madri adolescenti (6 su 1.000) e tasso di mortalità materna (4 su 100.000 nascite), mentre ha una percentuale minore di donne che siedono in Parlamento (31% contro 44%). Singolarmente, è il Ruanda, luogo del genocidio della tribù Tutsi nel 1994, a detenere la maggior percentuale femminile nelle sedi legislative (64%).
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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