Ogni ora 514 spose bambine nel mondo

Oggi ad aiutare le donne e le bambine in difficoltà nel mondo sarà il web: è questa l’indicazione principale che scaturisce dalla Giornata internazionale Onu dedicata a questo drammatico problema.  ‘Terre des Hommes ‘ presenta il quinto dossier sulle condizione della violenza dei minori in Italia ed invita il web a sostenere la lotta per la vita, l’istruzione, la libertà, la sanità e  l’uguaglianza di genere a suon di hashtag #OrangeRevolution #indifesa ed attraverso la condivisione di un oggetto, uno slogan od un selfie di colore arancione. bianca-balti

“Perché il colore arancione? Oltre ad essere stato il colore che ha caratterizzato vari rivoluzioni – spiega Tdh – vuole essere un segnale di rottura degli stereotipi di genere, che impongono il rosa come colore delle bambine”.

La campagna a sostegno dei minori, in particolare di quelli di sesso femminile, ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica ed oggi, anche Palazzo Marino a Milano si colorerà di arancione in sostegno dell’iniziativa. Tanti i vip che dai loro profili social hanno aderito alla campagna, dalla top model Bianca Balti, alla cantante e coach di ‘Amici’ Emma Marrone, alla blogger Selvaggia Lucarelli.

Il rapporto di Save the Children: ogni 7 secondi si sposa una ragazza con meno di 15 anni. Cosa vuol dire essere una bambina o un’adolescente nel mondo? Quali i sono i posti che risultano meno propensi ad accogliere, proteggere e sostenere la sua componente femminile più fragile, quella delle minori? Se l’è chiesto Save The Children nel rapporto  “Every Last Girl: free to live, free to learn, free from harm”.

Dall’indagine è emerso che il peggior posto in cui nascere femmina è il Niger, stato dell’Africa Occidentale mentre il migliore è la Svezia, seguita a ruota da altri due Paesi scandinavi, Finlandia e Norvegia. L’Italia si trova al decimo posto davanti a Spagna e alla Germania.

Ogni sette secondi una ragazza con meno di 15 anni si sposa, oltre un milione di ragazze diventano madri prima di compiere i 15 anni, mentre 70.000 ragazze tra i 15 e i 19 anni perdono la vita ogni anno per cause legate alla gravidanza e al parto.

Tra i peggiori anche il Ciad, la Repubblica Centrafricana, il Mali e la Somalia, cioè quei Paesi dove si registra un alto numero di ragazze molto giovani, anche meno di 15 anni d’età che vanno in sposa a uomini molto più grandi di loro, per tradizione sociale o costrette dalla povertà.In questo senso, il record lo detiene l’India con il 47% delle ragazze, più di 24,5 milioni, sposate prima di aver compiuto i 18 anni mentre gli Stati Uniti hanno un alto tasso di mortalità materna e scivolano in 32esima posizione.

Il dossier contiene la graduatoria dei Paesi dove bambine e ragazze hanno maggiori opportunità di crescita e di sviluppo, basata su 5 parametri: matrimoni precoci, numero di bambini per madri adolescenti, mortalità materna, completamento della scuola secondaria di primo grado e numero di donne in Parlamento. L’Italia ha gli stessi risultati della Svezia per quanto riguarda il numero di figli per madri adolescenti (6 su 1.000) e tasso di mortalità materna (4 su 100.000 nascite), mentre ha una percentuale minore di donne che siedono in Parlamento (31% contro 44%). Singolarmente, è il Ruanda, luogo del genocidio della tribù Tutsi nel 1994, a detenere la maggior percentuale femminile nelle sedi legislative (64%).

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