“Penso sia possibile, seppur con alcune limitazioni, riaprire palestre, piscine e centri di danza entro la fine di gennaio”. A dirlo il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora intervistato al programma Rai3 Agorà. Un obiettivo raggiungibile, quello dell’apertura a fine gennaio, secondo Spadafora, anche se “si dovrà tenere conto dei contagi”.
L’apertura tra un mese a partire da oggi rimane per il ministro pentastellato “un obiettivo raggiungibile”. Un segnale soprattutto, quello da parte del ministro Spadafora, nella landa desolata delle strutture serrate da mesi: il riferimento è a teatri e cinema, settori tra i più colpiti dalla crisi, sui quali grava anche l’incognita del futuro. Al momento, sembra comunque si vada verso una proroga dello stop ai teatri, agli spettacoli all’aperto, ai cinema, alle palestre e alle piscine al chiuso. A cui si aggiungerà con ogni probabilità il divieto di grandi eventi aperti al pubblico e l’apertura delle discoteche. Questo dopo le vacanze e il sistema di Zone Rosse e Arancioni alternate disposto dal governo fino al 6 gennaio. Senza contare l’incognita scuole per le quali la ripresa dell’attività è prevista dal 7 gennaio. Spadafora accende quindi una speranza, che senza il sostegno dati somiglia tuttavia a una fuga in avanti.
Spadafora ha anche parlato della riapertura degli stadi ai tifosi escludendo questa possibilità per gennaio: “Ventimila persone che vanno tutte nella stessa direzione, verso lo stadio, nello stesso orario e allo stesso giorno significa gestire una macchina che oggi non è prioritaria. La mia posizione è netta, magari impopolare: ma ci sono priorità come la scuola”. Il ministro Vincenzo Spadafora è stato molto chiaro oggi, quando è intervenuto stamani a “Speciale Agorà” su Rai 3. “Sulle chiusure abbiamo avuto una posizione responsabile come governo, rifarei quello che ho fatto”. Niente tifosi quindi negli stadi a gennaio come sperava Gravina (la Lega di A sta preparando un piano per febbraio). All’inizio della stagione erano solo 1000 a partita, invitati dagli sponsor: si spera che questa quota possa salire, ma è difficile fare previsioni.
Per quello che riguarda i ristori, in ministro dello Sport ha annunciato per gennaio un nuovo decreto, il quinto. Per il settore sciistico sarà “sostanzioso perché sicuramente saremo costretti a tenere ancora chiuse le attività, ma non stiamo abbandonando nessuno. La verità è che non siamo ancora usciti dalla crisi e dovremo farlo in contemporanea con la diffusione dei vaccini, entro gennaio”.
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