“Penso sia possibile, seppur con alcune limitazioni, riaprire palestre, piscine e centri di danza entro la fine di gennaio”. A dirlo il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora intervistato al programma Rai3 Agorà. Un obiettivo raggiungibile, quello dell’apertura a fine gennaio, secondo Spadafora, anche se “si dovrà tenere conto dei contagi”.

L’apertura tra un mese a partire da oggi rimane per il ministro pentastellato “un obiettivo raggiungibile”. Un segnale soprattutto, quello da parte del ministro Spadafora, nella landa desolata delle strutture serrate da mesi: il riferimento è a teatri e cinema, settori tra i più colpiti dalla crisi, sui quali grava anche l’incognita del futuro. Al momento, sembra comunque si vada verso una proroga dello stop ai teatri, agli spettacoli all’aperto, ai cinema, alle palestre e alle piscine al chiuso. A cui si aggiungerà con ogni probabilità il divieto di grandi eventi aperti al pubblico e l’apertura delle discoteche. Questo dopo le vacanze e il sistema di Zone Rosse e Arancioni alternate disposto dal governo fino al 6 gennaio. Senza contare l’incognita scuole per le quali la ripresa dell’attività è prevista dal 7 gennaio. Spadafora accende quindi una speranza, che senza il sostegno dati somiglia tuttavia a una fuga in avanti.

Il prossimo dpcm entrerà in vigore dal 15 gennaio. Dal 7 ripartirà di nuovo il sistema di fasce di rischio. Ogni provvedimento verrà preso prima di metà gennaio dopo avere analizzato l’andamento dei contagi. “Si deciderà anche sulla base dei dati epidemiologici che arriveranno dopo l’Epifania”, confermano fonti del governo all’Ansa.

Per quello che riguarda i ristori, in ministro dello Sport ha annunciato per gennaio un nuovo decreto, il quinto. Per il settore sciistico sarà “sostanzioso perché sicuramente saremo costretti a tenere ancora chiuse le attività, ma non stiamo abbandonando nessuno. La verità è che non siamo ancora usciti dalla crisi e dovremo farlo in contemporanea con la diffusione dei vaccini, entro gennaio”.