A poche ore dal secondo giro di consultazioni che servirà al Capo dello Stato per capire se da parte di Pd e Cinque Stelle c’è la reale volontà di andare avanti e portare avanti questa legislatura, e’ ancora tutto in alto mare.
Si parla di possibile nuovo incontro nel pomeriggio tra i Dem e M5S: dovrebbe svolgersi tra i capigruppo M5S Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, anche se fonti dei Cinque Stelle smentiscono. Alla base di ogni possibile accordo tra i due sappiamo essere rimasto lo scoglio insormontabile della discontinuita’ richiesta dai primi, vale a dire che al timone di Palazzo Chigi non può esserci di nuovo Giuseppe Conte.
Sono queste dunque le ultime ore a disposizione per le trattative tra i partiti per un governo giallorosso. Secondo fonti parlamentari, i leader dei partiti dovrebbero infatti comunicare le loro indicazioni al Quirinale entro le 19, in modo da permettere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di stilare il calendario della consultazioni.
Sempre in queste ore è previsto il vertice dello stato maggiore del Movimento 5 Stelle chiamato a fare il punto, forse decisivo, sulla trattativa in corso con il Pd. All’appello questa volta non dovrebbe mancare nessuno dei big, da Roberto Fico ad Alessandro Di Battista, da Paola Taverna a Davide Casaleggio. Oltre al vicepremier uscente Luigi Di Maio, e con la partecipazione forse anche di Beppe Grillo non ancora giunto nella Capitale.
I capigruppo Pd Andrea Marcucci e Graziano Delrio sono stati al Nazareno per un incontro con il segretario Nicola Zingaretti e all’uscita dalla riunione hanno assicurato che da parte loro “non ci sono veti, vogliamo parlare di contenuti”. Scenderanno quindi a patti per un Conte-bis?
Ancora qualche ora di pazienza e capiremo. Noi, forse, non subito. Sarà tutto più chiaro dopo che Mattarella si sarà pronunciato terminato il secondo giro di consultazioni. Un tempo supplementare che gli è stato estorto dalle forze politiche che hanno detto di avere trattative in corso. Ma che a giudicare dal disappunto mostrato dal Capo dello Stato già cinque giorni fa, chiude la partita anche con uno zero a zero.
A decidere in tal caso non rimarranno che le nuove elezioni che già vedono la maggioranza relativa degli italiani, il 41% (sondaggio Sole 24 Ore) desiderosa di esprimere il proprio voto nel segreto dell’urna.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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