La polizia cinese ha aperto il fuoco su manifestanti tibetani, ferendone decine, dopo giorni di proteste scatenati dall’ ordine di far sventolare la bandiera di Pechino. Lo riferisce l’ emittente Raddio Free Asia, che ha base negli Stati Uniti. Domenica “la polizia ha sparato e ferito almeno 60 tibetani” nell’ area di Naqu (Nagchu in tibetano), nella Regione autonoma tibetana, riferisce l’ emittente, citando testimoni locali. I manifestanti chiedevano la liberazione di un uomo arrestato in precedenti proteste. Le tensioni sono scoppiate alla fine di settembre, quando le autorità locali hanno ordinato ai tibetani residenti nella località di Biru (Driru in tibetano) di esporre la bandiera cinese davanti alle case in occasione della festa nazionale, terminata lunedì dopo una settimana di vacanza.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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