Pomodori OGM contro il cancro

Pomodori per prevenire l'insorgenza di tumori. Sono il frutto di uno studio europeo cui ha partecipato il prof. Veronesi e che, in sintesi, riguarda l’aggiunta nel DNA di geni di una pianta che aumenta la presenza di antiossidanti presenti nel pomodoro.
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pomodori-siringheAvanza la ricerca sulle terapie per sconfiggere il cancro, sempre più diffuso ed imputato come una delle principali cause di mortalità tra la popolazione mondiale. Di recente sono stati creati dei pomodori in grado di prevenire l’insorgenza delle forme tumorali. Sono il frutto di uno studio europeo cui ha partecipato il prof. Veronesi e che, in sintesi, riguarda l’aggiunta nel DNA di geni di una pianta che aumenta la presenza di antiossidanti presenti nel pomodoro.

Già presentato a Venezia nel corso del «Futuro della scienza», i pomodori ogm sono stati messi a punto grazie ad un progetto di ricerca a cui partecipa l’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Umberto Veronesi. Contengono i geni di un fiore e producono una quantità importante di antocianine, antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, di cui i pomodori normali (pur ricchi di anticancro come i licopeni) sono privi. “Senza esagerare con la fantasia, si tratta di un importante passo avanti – spiega Pier Giuseppe Pelicci, direttore della ricerca dello Ieo – nello studio degli antiossidanti, dei flavonoidi (le antocianine) in particolare, ormai largamente considerati una valida arma di prevenzione nei confronti di una vasta gamma di patologie, dalle malattie cardiovascolari ad alcuni tipi di cancro. La dieta seguita dalla maggioranza della popolazione nel mondo occidentale non sembra essere sufficiente a garantire un apporto adeguato di queste sostanze, presenti nelle verdure e nella frutta (soprattutto frutti di bosco, uva, arance rosse). Per questo il progetto Flora punta a capire meglio i loro meccanismi di azione e a trovare nuove strade per aumentarne il consumo”. I pomodori realizzati dal progetto di ricerca non devono essere confusi con i Sun Black (i pomodori “neri” risultato del progetto italiano Tom-Anto finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca) che non sono ogm.

 

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