Un artista maniaco e solitario alla ricerca del successo, pronto a tutto pur di ottenerlo; un commissario ed un pubblico ministero dediti al proprio lavoro; un gallerista eccentrico tra i più quotati al mondo e tre cadaveri. Sono questi gli elementi chiave intorno ai quali Giovanna Corrias Lucente sviluppa l’avvincente trama del suo romanzo dove la vera protagonista è l’arte.
Nata a Roma nel 1958 Giovanna Corrias Lucente, avvocato penalista nonché appassionata di arte e letteratura, riprende un racconto scritto nel 1983 e lo sviluppa sviscerando le nuove frontiere dell’arte contemporanea, del suo significato e dell’inscindibilità di opera e artista.
Con un impostazione narrativa tra il noir ed il giallo, la vicenda personale e processuale dell’artista Carlo trascina anche il lettore meno curioso ad interrogarsi sul valore delle opere artistiche e, fatto ancor più importante, su quale sia il limite da non superare. Con un linguaggio asciutto ma al tempo stesso coinvolgente e appassionante, il romanzo potrebbe essere considerato come un manifesto della nuova etica artistica contemporanea che risponde ad un’esigenza primaria: “the art for the art’s sake” (l’arte per amore dell’arte”).
Claudia Diaconale