Rai: il direttore generale “bacchetta” Lucia Annunziata

I vertici Rai censurano l’Annunziata dopo la schermaglia con Alfano che si chiede perché il centrodestra non potrebbe salire al Colle, ma viene preso in contropiede da un attacco, forse inaspettato, della conduttrice del servizio pubblico, che fornisce la secca spiegazione “perché siete impresentabili”.

I vertici Rai censurano l’Annunziata dopo la schermaglia con Alfano che si chiede perché il centrodestra non potrebbe salire al Colle, ma viene preso in contropiede da un attacco, forse inaspettato, della conduttrice del servizio pubblico, che fornisce la secca spiegazione “perché siete impresentabili”. annunziata vs alfano
Anche se la reazione del segretario del Pdl è immediata: “Scusi, ma lei come si permette di definire impresentabili chi prende milioni di voti degli italiani da vent’anni? Da quale cattedra etica? Voi avete disprezzo per il popolo! A voi del voto degli italiani non ve ne frega nulla!».
A ventiquattro ore di distanza dall’ ‘edificante’ spettacolo andato in onda sulla terza Rete nella trasmissione domenicale “In mezz’ora”, ecco arrivare la dichiarazione del direttore generale della Rai Luigi Gubidosi che “anche a nome del presidente Tarantola” esprime “rammarico per quanto accaduto”. “Sono cose che non dovrebbero accadere a nessun conduttore e stupisce che sia successo ad una giornalista esperta come Lucia Annunziata”.
Una sorta di ‘censura’ per le parole definite da Fabrizio Cicchitto, ex capogruppo Pdl alla Camera, “indecenti, da guerra civile fredda”, che “mostrano chiaramente”, come evidenzia Maurizio Lupi (Pdl) “l’arroganza di una certa sinistra che pensa, dall’alto di una presunta superiorità” morale, di poter giudicare tutto e tutti. In fondo, sottolinea ancora Lupi: “la stessa idea che spinge Pier Luigi Bersani ad occupare tutte le poltrone disponibili senza cercare alcun confronto con il centrodestra che pure è stato votato da dieci milioni di italiani”. Mostrando un atteggiamento poco responsabile che se duraturo può avere un unico esito certo: portare l’Italia alla rovina, in un momento in cui tutti dovrebbero adoperarsi in una sola direzione per almeno lenire, se non sanare, le piaghe evidenziate dalla grave crisi che affligge il nostro Paese.
A.B.

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